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Nascar 2020, la classifica dopo 4 gare. Si riparte il 17 maggio: senza qualifiche e con week-end compressi
La NASCAR Cup Series tornerà a riaccendere i motori sull’ovale di Darlington, in seguito alla sosta di due mesi dovuta all’emergenza sanitaria. La prova del 17 maggio sarà il quinto appuntamento stagionale dopo un equilibratissimo inizio anno che ha visto tre vincitori differenti in quattro competizioni.
Al comando della classifica della regular season troviamo Kevin Harvick #4. L’americano campione della serie nel 2014, in pista con una Ford del Stewart-Haas Racing, comanda la graduatoria parziale che tiene conto, oltre che delle vittorie, anche dei punti raccolti durante le due Stage. Dal 2017 ad oggi le competizioni vengono infatti suddivise in Stage, due “traguardi volanti”, che assegnano punti supplementari ai primi dieci classificati ed un punto Playoffs al vincitore.
Bisogna sottolineare, per chi non lo sapesse, che la NASCAR Cup Series è l’unica categoria automobilistica al mondo che prevede un sistema di Playoffs per incoronare il campione. Una modalità ad eliminazione che vede i migliori 16 piloti della regular season sfidarsi per il primato nelle 10 tappe conclusive.
La stagione 2020 della NASCAR Cup Series si è aperta, come da tradizione, con la manifestazione più importante della stagione, la 500 Miglia di Daytona. La “The Great American Race”, uno degli eventi sportivi americani più gettonati dai tifosi, è la gara più prestigiosa dell’intero campionato. I 200 giri della Daytona 500 rappresentano la prima vera sfida per tutti i protagonisti della serie, pronti per un evento che, se vinto, cambia davvero la carriera di un pilota.
Davanti al Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, la sessantaduesima edizione della Daytona 500 ha regalato emozioni fino all’ultimo metro. Dopo lo slittamento di un giorno a causa del mal tempo (in caso di pioggia sugli ovali non si corre per ragioni di sicurezza), la 500 Miglia di Daytona ha visto trionfare Denny Hamlin #11. Lo statunitense, alfiere del Joe Gibbs Racing, squadra di punta di Toyota, ha centrato il terzo successo in carriera nella leggendaria competizione, il secondo consecutivo. Hamlin ha vinto la prova in volata sul rivale Ryan Blaney, pilota americano in pista con la Ford #12 del Team Penske. Nel finale della prova ricordiamo l’incidente di Ryan Newman. Il nativo dello Stato dell’Indiana, in pista con una Ford Mustang del Richard Childress Racing, ha subito un terribile botto contro le barriere negli ultimi metri della 500 Miglia. Newman ha trascorso solo qualche giorno in ospedale, non ha partecipato alle prove successive del campionato, ma tornerà al volante il 17 maggio al Darlington Raceway.
Per le altre tre competizioni disputate fino a questo momento, la NASCAR Cup Series si è spostata sulla costa occidentale per affrontare i catini di Las Vegas, Fontana e Phoenix. Il migliore al termine di queste tre prove è stato Joey Logano. L’americano del Team Penske si è aggiudicato il secondo ed il quarto atto del campionato primeggiando, in entrambi gli eventi, negli ultimi decisivi passaggi.
In Nevada, in un ovale di un miglio e mezzo, il campione della NASCAR Cup Series del 2018 ha preceduto sul traguardo il compagno di box Blaney, regalando alla Ford il primo sigillo di stagione, il secondo consecutivo a Las Vegas. Logano si è poi ripetuto sullo short track di Phoenix, pista che da questa stagione ospiterà il “Championship 4”, la finale del campionato. Nel corso dei 312 giri previsti nel deserto dell’Arizona si è vista una dura lotta per la leadership. Logano ha mantenuto la vetta del gruppo fino alla conclusione, difendendosi fino alla fine dai repentini attacchi di Kevin Harvick, nove volte vincitore al Phoenix Raceway, ma mai a segno nella nuova versione dell’ovale che è stato completamente rivisto nel corso dell’estate del 2018.
Sette giorni prima della prova di Phoenix, nella veloce location di Fontana, è stata la Chevrolet Camaro #88 di Alex Bowman a passare per prima sotto la bandiera a scacchi. Il giovane americano dell’Hendrick Motorsport, team principale per il marchio di Detroit, ha colto il secondo successo in carriera dopo l’affermazione a Chicago nell’estate del 2018. Bowman ha vinto grazie ad una perfetta strategia nella gestione delle gomme, una vera incognita in una delle piste più abrasive dell’intero calendario.
Tre case diverse e tre piloti differenti hanno primeggiato in un interessantissimo inizio di stagione, bruscamente fermato dall’espansione della pandemia. La NASCAR Cup Series e le due categorie inferiori, l’Xfinity Series e la Gander RV & Outdoors Truck Series, sono ufficialmente bloccate da metà marzo quando era previsto l’appuntamento all’Atlanta Motor Speedway. Le successive tappe della Cup Series (le altre due serie hanno un calendario leggermente diverso) di Miami, Texas, Bristol, Richmond, Talladega, Dover e Martinsville sono state posticipate a data da definirsi. L’intenzione degli organizzatori della NASCAR rimane quella di completare l’intero calendario e quindi di recuperare tutte le prove non disputate.
Con l’autorizzazione dei governi del North Carolina, dove si trova la pista di Charlotte, e del South Carolina, Stato in cui ha sede lo storico Darlington Raceway, la NASCAR Cup Series e le categorie minori possono riprendere la stagione, ma non è chiaro quali siano i successivi tracciati che ospiteranno la famosa categoria statunitense. In teoria, dopo le quattro gare tra Darlington e Charlotte, sette in totale se contiamo anche le altre categorie minori, i prossimi eventi in programma dovrebbero tenersi in Kansas ed in Michigan. Alcune indiscrezioni riportano che NASCAR sta valutando la possibilità di correre, oltre alla classica gara della domenica o del sabato, in caso di night race, il mercoledì o il giovedì con un format di week-end ridotto ad un giorno.
Un sistema che verrà usato in tre delle quattro prove che vedremo a partire dal 17 maggio. Ad esclusione della Charlotte 600, la gara più lunga dell’intera stagione ed una delle più importanti dopo la Daytona 500, non ci sarà nessun turno di qualifica. Come succede in caso di mancato svolgimento delle libere e delle qualifiche, la griglia di partenza nelle due gare di Darlington e della 500 chilometri di Charlotte verrà determinata in base alla classifica generale.
Sarà interessante assistere agli eventi che caratterizzeranno la seconda metà di maggio per due aspetti: la conformazione della pista di Darlington e la lunghezza delle gare. Il Darlington Raceway, edificata nel 1950, ospita tutti gli anni la Southern 500, prova speciale in cui la NASCAR ripercorre la propria storia con alcune delle livree che hanno segnato per sempre il campionato. Il tracciato è unico nel suo genere e l’esperienza potrebbe giocare un ruolo chiave nei due appuntamenti previsti. Ricordiamo che gli organizzatori della NASCAR hanno garantito che le due gare di maggio non sostituiranno la già citata Southern 500, prima gara dei Playoffs in programma a settembre in occasione del week-end del Labor Day.
Il secondo aspetto interessante è legato alla lunghezza delle prove. Ad eccezione della Charlotte 600, in cui verrà rispettata la distanza stabilita dal calendario, per le altre gare si tratta di un format atipico. La “Race 2” di Darlington ed Charlotte possiamo infatti definirle come delle vere e proprie “prove sprint”. Cinquecento chilometri, equivalenti a poco più di trecento miglia, rappresentano una lunghezza di gara atipica per la categoria, abituata a disputare eventi più lunghi.
Oltre a questi due fattori si aggiunge il grande impegno a cui i piloti si sottoporranno. Correre quattro gare in undici giorni non è usuale.
IL CALENDARIO DEI PROSSIMI EVENTI DELLA NASCAR CUP SERIES CON GLI ORARI ITALIANI
- Domenica 17 maggio, 400 miglia di Darlington in diretta alle 21:30;
- Giovedì 21 maggio, 500 chilometri di Darlington in diretta alle 1:30;
- Lunedì 25 maggio, 600 miglia di Charlotte in diretta a 00:00;
- Giovedì 28 maggio, 500 chilometri di Charlotte in diretta alle 3:00
LA CLASSIFICA DELLA NASCAR CUP SERIES 2020 DOPO 4 DELLE 36 GARE
- Kevin Harvick (USA) 164;
- Joey Logano (USA) 163;
- Chase Elliott (USA) 144;
- Alex Bowman (USA) 138;
- Jimmie Johnson (USA) 131.
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Foto: LaPresse