Formula 1
F1, novità dal punto di vista economico: si andrà verso una riduzione progressiva del budget cap fino al 2023
La Formula Uno è ferma ormai da tempo in attesa del via ufficiale della propria stagione, che sembra ormai essere stato fissato per il 5 luglio con il Gran Premio d’Austria, ma lontano dai circuiti c’è molto fermento. Nelle ultime giornate, di pari passo con la compilazione del nuovo calendario, FIA e Liberty Media stanno puntando la propria attenzione sulla questione economica della massima categoria del motorsport. Un tasto battuto in maniera frequente e in particolare dai nuovi proprietari del Circus che vogliono, tramite un tetto di spesa uguale per tutti, avvicinare il livello tra le scuderie che, al momento, è abissale.
A quanto trapela dai piani alti della Formula Uno, infatti, ci sarebbe un piano triennale per abbassare progressivamente il budget cap. La proposta degli organizzatori sarebbe di passare a 135 milioni nel 2021, quindi 130 milioni nel 2022 fino ai 125 milioni nel 2023. In principio si parlava di 160 milioni per il 2021, ma la pandemia del coronavirus ha costretto una riduzione immediata, per permettere a tutti i team di sopravvivere alla crisi.
La nuova cifra di 135 milioni, tuttavia, non è ancora stata ratificata. Come spesso capita, infatti, ci sono due fronti per separati su questa discussione. Ferrari e Red Bull, per esempio, non vogliono sottostare a questa decisione (ricordiamo che fino alla scorsa annata i top team valicavano senza problemi i 400 milioni di investimenti annui) mentre dall’altra parte c’è la McLaren che, addirittura, ritiene troppo poco stringenti queste misure e vorrebbe portare il limite addirittura ai 90 milioni. In mezzo a questi due schieramenti si collocano squadre piccole come Racing Point e Haas, come conferma il team principal del team americano, Guenther Steiner.
“Non penso che si possa completare una stagione con soli 90 milioni – spiega a Marca.com – soprattutto per i top team penso sarebbe impossibile. Va bene dare un taglio ai costi, ma dobbiamo ancora rispettare il lavoro che stiamo svolgendo. Credo che la FIA comprenda il tetto di spesa debba essere bilanciato per tutti, per cui la scelta sarà basata su dati, fatti e calcoli e non su posizioni parziali o politiche. Ad ogni modo penso che ci troviamo vicini ad un accordo (ricordiamo che d’ora in avanti non sarà più necessario trovare l’unanimità, ma basterà raggiungere il 60% dei votanti ndr), ma non voglio cantar vittoria per il momento”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse