Pattinaggio artistico: colpo di scena in Russia! Alexandra Trusova lascia Eteri Tutberidze

Clamoroso a Mosca. Alexandra Trusova, stella della Nazionale di pattinaggio artistico russa, ha lasciato il Team tecnico guidato da Eteri Tutberidze per approdare alla corte di Evgenii Plushenko. La notizia, circolata in modo incessante dai media locali nella mattina di giovedì 6 maggio, è stata da poco confermata dalla medaglia d’oro di Torino 2006: “Il processo di trasferimento è iniziato“. Ha detto Plushenko all’agenzia TASS: “Stiamo preparando i documenti per la federazione. Nella vita di un’atleta può capitare un cambio di allenatore, penso sia normale. Raggiungeremo risultati molto buoni e di alto livello“.

La decisione di Trusova, Campionessa del Mondo in categoria Junior nel 2018 e nel 2019 e medaglia di bronzo agli ultimi Campionati Europei Senior di Graz (Austria), sta però destando non poche polemiche e perplessità, soprattutto perché, proprio il neo coach Evgenii Plushenko, aveva polemizzato nei mesi scorsi in modo plateale con Eteri Tutberdize per via della gestione delle sue allieve, in particolar modo di Alina Zagitova.

La scuola di Tutberdize, la Sambo 70, è oggettivamente la più forte del mondo per ciò che concerne la specialità del singolo femminile. Non a caso al suo interno sono fiorite atlete che hanno monopolizzato le classifiche negli ultimi anni come la già citata Alina Zagitova ed Evgenia Medvedeva, rispettivamente oro e argento a PyeongChang 2018, fino ad arrivare ad Alena Kostornaia, Anna Shcherbakova e la più giovane Kamila Valieva, tutte in possesso di un bagaglio tecnico spaventoso. L’allenatrice è stata infatti la prima al mondo ad allestire un roster di pattinatrici in grado di staccare in gara almeno un salto quadruplo. Secondo alcuni rumors, il desiderio di cambiare aria di Trusova è stato causato da una insoddisfazione per la sua posizione all’interno del gruppo di lavoro e per una mancanza di attenzione adeguata.

Insieme a Trusova inoltre farà il suo ingresso nella scuola di Plushenko anche Sergei Rozanov, dal 2018 attivo alla Sambo70.

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Foto: Pier Colombo