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Lewis Hamilton, F1: “In questi anni ho pensato ad una pausa, ora voglio correre, non sono mai stato così in forma”

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“Ci sono stati momenti, nelle ultime cinque o sei stagioni, nei quali ho pensato che sarebbe stato meglio fermarmi per un anno, sia per il mio corpo sia per la mia mente”. Parole e musica di Lewis Hamilton. Colui che, esattamente in questo lasso di tempo, ha dominato in lungo ed in largo la scena della Formula Uno, vincendo ben cinque titoli mondiali con una Mercedes che lo ha preso per mano per aiutare l’inglese a scrivere la sua epopea che ormai lo ha condotto ad un passo dai record più incredibili della categoria.

Fa davvero impressione pensare come uno sportivo di questo livello, all’apice della sua carriera, possa pensare certe cose. Una separazione incredibile tra ciò che un campione può fare in pista e ciò che è come persona. Il nativo di Stevenage è la perfetta dimostrazione che si può avere tutto ma non essere a posto con il proprio corpo o la propria mente. Questa confessione del pilota inglese è arrivata nel corso di una video-intervista riportata da Autosport.com, nella quale il campione del mondo in carica ha regalato diversi spunti interessanti.

Anche se il pensiero di fermasi, o prendere un anno sabbatico, era stato ben presente nella mente del portacolori della Mercedes, la razionalità ha prevalso. “Anche se ci sono momenti difficili, nei quali i pensieri si accavallano, non puoi andartene. Non puoi lasciare ciò che ami fare, il tuo mondo insomma. Non penso che per un atleta che è al suo massimo sarebbe utile o giusto fermarsi per un anno e poi tornare. La tecnologia poi si muove così velocemente, ad un ritmo tale, che devi conoscere alla perfezione ogni aspetto della tua vettura e del suo sviluppo. Un anno sabbatico non avrebbe avuto alcun senso”.

Pensare a quello che sarebbe potuto succedere quindi non rimane che un bel gioco. Pensare a chi avrebbe potuto prendere il posto di LH sulla Freccia d’argento per un anno, oppure capire come lo stesso inglese si sarebbe ripresentato in griglia. Ad ogni modo, una sorta di anno sabbatico lo stanno vivendo ora i piloti. Per colpa dell’emergenza sanitaria globale, infatti, tutti sono fermi da oltre cinque mesi (se si escludono i sei giorni di test pre-stagionali di Barcellona) e dovranno pazientare per altri due prima di dare il via ufficiale al Mondiale di Formula Uno 2020. “Saremo fermi per circa 7 mesi totali, sembra quasi che lo stop che cercavo sia arrivato, anche se nel modo peggiore possibile. Sto provando a vivere questo momento nel modo migliore possibile. Mi sento ricaricato, carico e in grande spolvero. L’aspetto più difficile, per tutti noi, sarà presentarci al via del campionato con il miglior livello mentale possibile. Avere tutto questo tempo ti permette di lavorare sui tuoi punti deboli, concentrarti su quali aspetti migliorare e affinare il proprio corpo”.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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