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Reddito emergenza 400-800 euro: chi può averlo, come fare la domanda, chi ne è escluso

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L’atteso e sospirato ‘Decreto Rilancio‘ ha finalmente visto la luce. Lo Stato italiano si è impegnato a sostenere il popolo con aiuti senza precedenti da ben 55 miliardi di euro. Un modus operandi reso necessario dalla grave crisi economica che affligge il Paese a causa della drammatica emergenza sanitaria ed i cui postumi si faranno sentire per i prossimi mesi ed anni.

Tante, troppe famiglie sono in difficoltà, la povertà dilaga ed il disagio sociale diventa ogni giorno più allarmante. Il Premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa, ha espresso tutto il suo sostegno nei confronti degli italiani, spiegando che il Governo non è affatto insensibile alle grida di dolore dei concittadini.

Per questo per il mese di maggio è stato istituito il cosiddetto REM, ovvero un reddito di emergenza che fungerà da sussidio per le famiglie più indigenti e bisognose. I criteri per ottenerlo saranno piuttosto stringenti. Andiamo a scoprirli.

CHI HA DIRITTO AL REDDITO DI EMERGENZA? 

I requisiti per ottenere il REM:

  • Essere residenti in Italia.
  • Valore del reddito familiare inferiore alla cifra erogata con il REM (dunque meno di 400 o 800 euro, come vedremo).
  • Un valore del patrimonio mobiliare familiare con riferimento all’anno 2019 inferiore a una soglia di euro 10.000, accresciuta di euro 5.000 per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di euro 20.000; il massimale è incrementato di 5.000 euro in caso di presenza nel nucleo familiare di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza come definite ai fini dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159.
  • Valore ISEE inferiore a 15000 euro.

CHI NON HA DIRITTO AL REDDITO DI EMERGENZA? 

  • Chi già percepisce il bonus da 600 euro per il mese di aprile o quello da 1000 per maggio.
  • Le famiglie con all’interno un titolare di pensione diretta o indiretta, ad eccezione di chi percepisce l’assegno ordinario di invalidità.
  • Chi è titolare di rapporto di lavoro dipendente con una retribuzione lorda superiore a quella che sarebbe erogata con il REM.
  • Le famiglie che già percepiscono il reddito di cittadinanza.
  • I detenuti.
  • Coloro che sono ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica.

A QUANTO AMMONTA LA CIFRA DEL REDDITO DI EMERGENZA? 

Ciascuna quota del Rem è determinata in un ammontare pari a 400 euro, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza di cui all’articolo 2, comma 4, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, fino ad un massimo di 2, corrispondente a 800 euro, ovvero fino ad un massimo di 2,1 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza come definite ai fini ISEE.

COME FARE LA DOMANDA DEL REDDITO DI EMERGENZA?

Occorrerà presentare una domanda all’INPS. Nei prossimi giorni verrà reso pubblico il modulo da compilare. Le richieste del REM possono essere presentate presso i centri di assistenza fiscale di cui all’articolo 32 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, previa stipula di una convenzione con l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS). Le richieste del REM possono essere altresì presentate presso gli istituti di patronato.

ENTRO QUANDO E’ POSSIBILE PRESENTARE LA DOMANDA PER IL REM? 

Entro il 30 giugno 2020.

VERIFICA DEI REQUISITI E POSSIBILI SANZIONI

INPS ed Agenzia delle Entrate si scambieranno i dati per verificare l’autenticità dei requisiti di chi effettua la domanda. Nel caso in cui, in esito a verifiche e controlli, emerga il mancato possesso dei requisiti, il beneficio sarà immediatamente revocato, ferma restando la restituzione di quanto indebitamente percepito e le sanzioni previste dalla legislazione vigente.

REDDITO DI EMERGENZA: NON E’ DETTO CHE LO PERCEPISCANO TUTTI GLI AVENTI DIRITTO 

Ai fini dell’erogazione del Rem è autorizzato un limite di spesa di 954,6 milioni di euro per l’anno 2020 da iscrivere su apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali denominato “Fondo per il Reddito di emergenza”. L’INPS provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa di cui al primo periodo del presente comma e comunica i risultati di tale attività al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze. Qualora dal predetto monitoraggio emerga il verificarsi di scostamenti, anche in via prospettica, rispetto al predetto limite di spesa, non sono adottati altri provvedimenti concessori.

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Foto: Shutterstock.com

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