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Tuffi, Tokyo 2021: Tania Cagnotto e la voglia di riprovarci. E l’anno in più non è detto che sia un male…

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Siamo tutti in attesa. Di conoscere la sua decisione. Lascia o raddoppia? Secondo il nostro modesto parere, dopo essere ripartita da zero ormai quasi due anni fa, Tania Cagnotto ci proverà un’ultima volta e tenterà di qualificarsi per i Giochi di Tokyo 2020. Dove potrebbe anche essere portabandiera, nel caso, a scelta in una rosa di nomi che comprende pure Aldo Montano, Giovanni Pellielo, Gregorio Paltrinieri ecc. ecc. E sarebbe la sua sesta edizione, mentre papà Giorgio si è fermato a cinque.

La campionessa bolzanina, la più grande che i tuffi abbiano mai espresso in Italia, è stata fermata dalla pandemia proprio nel momento in cui sembrava aver ritrovato la forma migliore. Le possibilità di rivederla in gara a Tokyo 2020 sarebbero comunque due: nel synchro, con Francesca Dallapé, e nel singolo da tre metri, dove ha mostrato di aver ritrovato in fretta feeling con la tavola e forma fisica più che buona. Dal synchro, in caso di qualificazione, aumenterebbero sicuramente le possibilità di medaglia, ma il problema è superare la concorrenza italiana, al momento tosta, qualificata e davvero difficile da battere, ovvero quella della coppia composta da Elena Bertocchi e Chiara Pellacani; nel singolo, il primo approccio in gara a Bolzano, a dicembre 2019, era stato assolutamente positivo, con un secondo posto dietro la 17enne Pellacani. Certo, la concorrenza nella ‘sua’ gara, è ancora più tosta, tra cinesi, canadesi e l’australiana Maddison Keeney (14 anni in meno di Tania!). Ma è evidente che una Cagnotto al top della forma potrebbe giocarsi ogni chance da medaglia, in Giappone.

Resta da capire se le motivazioni saranno ancora quelle di un tempo. Rispetto al momento della ripartenza (dicembre 2018), su insistenza della ‘storica’ compagna di synchro, Francesca Dallapè, a oggi la situazione sembra un po’ ribaltata: Tania ha più chance di volare a Tokyo ‘da sola’, che non in coppia. Tutto è aperto, sia chiaro, ma la concorrenza interna, mai vista a livello femminile, è di quelle pesanti. Si attende il suo sì e la scelta ruota solo ed esclusivamente attorno alla voglia di rimettersi in gioco un’altra volta. Un anno in più di tempo potrebbe non essere un bene per il fisico e per nuovi avversari in grado di spuntare fuori, ma un bene per le motivazioni. Pensaci bene Tania. E provarci per l’ultima volta.

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gianmario.bonzi@gmail.com

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FOTO: La Presse

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