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F1, arriva il salary cap? Tetto di stipendio massimo per i piloti: il nuovo scenario per tagliare i costi

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La F1 è attesa da una rivoluzione nei prossimi anni, non soltanto il nuovo regolamento che entrerà in vigore nel 2022 ma anche il budget cap ovvero un tetto di spesa massimo imposto alle varie scuderie: 145 milioni di euro nel 2021, poi 130 milioni per gli anni successivi. Questo taglio cambierà moltissime dinamiche all’interno del Circus e tutti i team dovranno fare i conti con la propria forza lavoro, tanto che la Ferrari sta già pensando all’ingresso in nuove categorie automobilistiche per non dover licenziare parte del proprio personale.

E se il taglio dei costi non riguardasse soltanto lo sviluppo delle vetture ma anche lo stipendio dei piloti? A parlarne è it.motorsport.com che si sofferma sulla possibile introduzione del salary cap, un tema che verrà trattato da FIA e Liberty Media. Gli ingaggi dei piloti attualmente non sono coinvolti nel limite del budget come le spese di marketing e gli stipendi dei tre manager più pagati. Il timore delle squadre di vertice è che il limite imposto dal budget cap sul fronte tecnico possa causare un’impennata degli stipendi dei driver di riferimento ed ecco che si sta palesando l’ipotesi di fissare la cifra massima che ogni squadra potrà spendere per gli stipendi.

Attualmente Lewis Hamilton percepisce circa 45 milioni di euro da Mercedes, Sebastian Vettel si ferma attorno ai 32 milioni da Ferrari, Daniel Ricciardo e Max Verstappen viaggiano attorno ai 20 rispettivamente con Renault e Red Bul, Charles Leclerc è a quota 12 con la Rossa. Cambierà qualcosa per loro nell’immediato futuro? Sembra di no per i prossimi due anni ma poi la musica potrebbe essere diversa e l’introduzione di questa misura potrebbe rivoluzionare ulteriormente la Formula Uno.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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