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Quando riaprono le palestre e come allenarsi senza ammalarsi di Covid-19: le linee guida del Ministero dello Sport

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Tra le date delle riaperture previste dal DPCM firmato domenica 17 maggio dal Premier Giuseppe Conte c’è quella che riguarda le palestre: la ripresa per queste attività è prevista per il 25 maggio, ma ad esempio in Lombardia resteranno chiuse almeno fino al 31 maggio, data fino a cui sarà valida l’ordinanza che è stata firmata da Fontana e che è in vigore da lunedì 18 maggio.

Ieri il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, aveva annunciato per oggi le linee guida per le palestre, che in data odierna sono state rese note sul sito del Ministero: le indicazioni sono state fornite grazie alla collaborazione con Sport e Salute e Federazione medico Sportiva, col supporto dello studio Coni-Cip-Politecnico di Torino, secondo quanto scritto dall’ANSA.

ATTIVITA’ DA ESEGUIRE PER I SITI

– valutare la possibilità di riorganizzare il lavoro con l’obiettivo di ridurre il numero di operatori sportivi (ovvero sia chi pratica l’attività sia il personale autorizzato a stare nell’impianto) contemporaneamente presenti;
– suddividere gli operatori in gruppi che svolgono la medesima mansione e nei medesimi luoghi;
– formazione a distanza del personale;
– determinare più dettagliatamente il rischio per area e la possibile dimensione degli spostamenti;
– organizzare un sistema di sanificazione ad ogni cambio turno e una costante pulizia degli spazi;
– indicare le corrette modalità e i tempi di aerazione dei locali;
esporre procedure informative nel sito, nelle zone di accesso, nei luoghi comuni, nelle zone di attività sportiva, nonché negli spogliatoi e nei servizi igienici;
– predisporre un sistema di raccolta dedicato ai rifiuti potenzialmente infetti (come fazzoletti e mascherine).

MISURE DI PROTEZIONE E PREVENZIONE

– utilizzo dei dispositivi di prevenzione del contagio (mascherine chirurgiche, guanti monouso);
– pulizia e sanificazione dei luoghi e delle attrezzature;
– realizzazione di segnaletica nel centro di entrata e uscita ben evidenziati;
– preparazione dei locali con percorsi differenziati;
– predisposizione di piani di evacuazione che evitino aggregazione in caso di necessità o urgenza;
– divieto di scambio tra operatori e personale comunque presente nel sito di dispositivi (smartphone, tablet) e di attrezzi sportivi.

PRATICHE DI IGIENE

– lavarsi frequentemente le mani, anche attraverso appositi dispenser di gel disinfettanti;
– mantenere la distanza interpersonale minima di 1 metro, in assenza di attività fisica, e di 2 se si svolge quell’attività;
– evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività fisica, ma riporli in zaini o borse personali e, una volta a casa, lavarli separatamente dagli altri indumenti;
disinfettare i propri effetti personali evitando di condividerli (borracce, fazzoletti, attrezzi);
– arrivare nel sito già vestiti adeguatamente all’attività che si andrà a svolgere e muniti di buste sigillanti per la raccolta di rifiuti potenzialmente infetti;
– particolare igiene e sicurezza per l’utilizzo di docce, spogliatoi e servizi igienici, dove è previsto l’accesso contingentato;
evitare dispositivi comuni come l’asciugacapelli;
– bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate;
gettare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati, ben sigillati.

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Foto: LaPresse

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