MotoGP
MotoGP, Carmelo Ezpeleta: “I Gran Premi asiatici non si potranno disputare a porte chiuse”
Prosegue a ritmi serrati e senza soluzione di continuità, il lavoro di composizione del calendario del Mondiale di MotoGP 2020. Dorna e FIM stanno cercando di comporre un puzzle complicato che, fino a qualche settimana fa, appariva decisamente più nebuloso. Con il passare del tempo, invece, gli orizzonti sembrano essersi schiariti, con una situazione che si sta definendo in maniera più accurata. In primo luogo, per esempio, vedremo l’esordio stagionale il 19 luglio con il Gran Premio di Spagna di Jerez de la Frontera, per una annata che non sarà certo composta da 20 tappe come inizialmente previsto, ma non sarà nemmeno così distante da questo traguardo.
Carmelo Ezpeleta, numero uno di Dorna, sta lavorando ora dopo ora, tracciato per tracciato, per capire la fattibilità di un weekend di gara e, notizia di pochi giorni fa, ha messo nero su bianco l’accordo con la pista andalusa per dare il via al campionato con due Gran Premi consecutivi e, inoltre, dovrebbe garantire una “Campagna europea” con un numero corposo di appuntamenti. Al termine di questo filotto di gare (con la Spagna come grande protagonista dato che, dopo Jerez de la Frontera si correrà anche a Barcellona, Aragon e Valencia) il Circus dovrebbe spostarsi in Asia per il consueto pacchetto di corse autunnali. “La nostra volontà è disputare 12-13 Gran Premi in Europa nel periodo tra luglio ed inizio di novembre – spiega a Marca.com – per poi trasferirci in Asia e America, se possibile e concludere entro la prima metà del mese di dicembre”.
Per Dorna si tratta di un tassello importante perché, come ha spiegato lo stesso Carmelo Ezpeleta: “Se possibile, vorremmo andare a correre in Asia, ma è fondamentale che non si faccia a porte chiuse e ci siano gli spettatori presenti”. Stiamo parlando nello specifico del Gran Premio di Thailandia del 4 ottobre, quello del Giappone del 18 ottobre e la chiusura in Malesia del primo novembre, appuntamenti che, senza pubblico, non si potranno vedere. “Le gare a porte chiuse in Europa sono più fattibili, ma la trasferta asiatica senza spettatori è quasi impossibile per colpa del costo del trasferimento”.
Dorna sta discutendo e analizzando la situazione giorno per giorno con i Governi delle Nazioni coinvolte e confida di riuscire a gestire la situazione nel migliore dei modi, ovvero assicurando la disputa dei fine settimana asiatici con la presenza del pubblico, nonostante le problematiche proposte dalla emergenza sanitaria globale. “Stiamo parlando con i diversi promotori per sapere se questo sarà possibile o meno. Ci siamo imposti una data limite per questa problematica, per cui probabilmente all’inizio di settembre potremo annunciare se i Gran Premio fuori dall’Europa si potranno fare”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Francesc Juan / Shutterstock.com