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Tennis: Angelo Binaghi replica a Nicola Pietrangeli: “Non eravamo pronti al fuoco amico”

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“Eravamo pronti a tutto ma non al fuoco amico. Tu sei il simbolo attorno al quale da 20 anni abbiamo ricostruito una nuova federazione. Una federazione vincente. Abbiamo dovuto prendere decisioni inimmaginabili ma siamo sicuri che siano temporanee”. Con queste parole il presidente della Federazione Italiana Tennis, Angelo Binaghi, ha risposto alle critiche di Nicola Pietrangeli, riguardo la sospensione dello stipendio di quest’ultimo.

Il numero uno del tennis italiano continua: “Abbiamo dovuto sospendere tutti i contributi agli atleti. Abbiamo messo tutti i dipendenti in cassa integrazione. Abbiamo sospeso tutte, centinaia di collaborazioni. Nicola, i capitani delle nazionali Barazzutti e Garbin. Noi siamo sempre qua, se tu lo vorrai. Dimenticavo, ricordati che il 5 luglio compio 60 anni e devi venire alla mia festa. E questo è un invito formale”.

Una risposta arrivata dopo le polemiche fatta da Nicola Pietrangeli. Il due volte vincitore del Roland Garros ha attaccato la FIT per avergli sospeso il contratto che lo legava alla federazione a causa della crisi per la pandemia. Un taglio per 300 dipendenti e collaboratori e tra questi anche Pietrageli: “L’ho presa molto male, come chiunque altro quando sono passato da un giorno a all’altro senza stipendio. Il tennis mi ha dato molta fama, ma pochi soldi aveva detto al Corriere della Sera.

Sempre Pietrangeli: “Il 10 marzo il presidente Angelo Binaghi mi ha comunicato che, a causa dell’emergenza sanitaria sono stati sospesi tutti gli stipendi dei collaboratori esterni. Successivamente ho scoperto che questa decisione riguardava non tutti gli sport, ma esclusivamente il mondo del tennis. A quel punto l’ho presa davvero male, non mi ricoprivano d’oro, ma era sicuramente una retribuzione dignitosa per una persona della mia età. Per me sicuramente è un brutto colpo. Credo di aver fatto qualcosa per il mondo del tennis, credo che almeno una chiamata me l’aspettavo. Binaghi? Lo conosco da quando era ragazzo, lo ringrazio per aver collaborato assieme in questi anni però ora proprio non lo capisco. Se non vogliono rinnovarmi il contratto devono comunicarmelo 6 mesi prima della scadenza, avrei preferito un trattamento diverso. In futuro al massimo cambierò posto agli Internazionali, non andrò in tribuna FIT ma in quella del Coni”.

 

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Foto: LaPresse

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