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Nuoto, i record del mondo: Kristof Milak e il primato dei 200 farfalla ad un passo dall’abbattere il muro dell’1’50”

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Prendersi un record del mondo in una delle gare più faticose del programma olimpico e mondiale è già di per sé una grande impresa ma quando quel record lo si toglie a un fenomeno come Michael Phelps, l’impresa assume dimensioni stellari. E’ quanto accaduto all’ungherese Kristof Milak che lo scorso anno, il 24 luglio 2019, ha strappato il record mondiale dei 200 farfalla allo Squalo di Baltimora in una finale dei Mondiali di livello stratosferico, che ha visto chiudere al quarto posto il giovanissimo azzurro Federico Burdisso con il nuovo primato italiano.

Kristof Milak, favoritissimo della vigilia, ha disintegrato il record del mondo di Michael Phelps nella sua specialità più caratteristica, chiudendo la distanza con un assurdo 1’50”73 (78 centesimi meglio del precedente primato) arrivato dopo le ultime due vasche in cui ha letteralmente veleggiato sulle acque del Nambu Acquatic Center. Seconda posizione finale per il giapponese Daiya Seto (+3.13) che negli ultimi metri è riuscito a risalire nei confronti di Le Clos (3.42) e Burdisso (+3.66).

Dopo una prima parte marchiata Burdisso (che tocca ai 100 metri primo in 53″23, la seconda parte di gara vede la risalita del nipponico Daya Seto e la lenta disfatta del sudafricano Chad Le Clos, sopraffatto da un incontenibile magiaro Kristof Milak che ai 150 metri lo supera e va a vincere spazzando via il record Mondiale di Michael Phelps detenuto con 1’51″51 fermando il crono a 1’50″73, anticamera di un impensabile ma a questo punto possibile “under 1’50″”, davanti a Seto con 1’53″86 e a Le Clos con 1’54″15! Milak diventa il primo millennial a vincere ad un campionato del mondo e il primo uomo nella storia sotto l’1’51” nella specialità.

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Foto Gian Mattia D’Alberto Lapresse

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