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Basket
NBA, si pensa al ritorno in campo dal 31 luglio a Orlando con mini-torneo di qualificazione e poi i Play-off
Ormai ci siamo. La NBA sta concretamente iniziando a pianificare la sua ripartenza e la data del 31 luglio sembra ormai quella più probabile per l’attesissimo ritorno in campo della Lega di basket più famosa del mondo. Ai piani alti dell’Olympic Tower si sta pianificando per la giornata di giovedì un voto del consiglio dei proprietari delle franchigie per approvare l’invito del commissioner Adam Silver sul format pensato per permettere alla stagione di ricominciare ad Orlando, in Florida.
Secondo ESPN la NBA ha valutato in queste settimane diverse opzioni per la ripartenza, ma secondo diversi membri del consiglio direttivo quella più probabile sarà portare 22 squadre nel complesso del Wide World of Sports Complex Disney nel mese di luglio. Rispetto a quanto anticipato in passato, questa idea dovrebbe vedere partite di stagione regolare (una sorta di mini-torneo) solamente per raggiungere i Play-off delle due Conference. Da quel momento in avanti, quindi, si passerebbe alla post-season vera e propria che porterà alle Finals 2020.
La NBA ha bisogno di una maggioranza dei tre quarti dei proprietari per approvare questo piano di ritorno al gioco, ma una ampia maggioranza ha già espresso il desiderio di fare esattamente quello che il consiglio di amministrazione convocano venerdì ha stabilito. “Ci stiamo allineando sulla proposta di Adam Silver – ha confermato un proprietario (rimasto anonimo) ad ESPN – L’attesa sta davvero finendo, ma ovviamente non tutto sarà perfetto come vorremmo”. In questo senso appare ormai ampiamente scartata l’ipotesi di ripartenza con tutte e 30 le squadre, una idea non ritenuta ormai legittima né fattibile e che aumenterebbe in maniera notevole il rischio di contagi per giocatori, staff e famiglie.
L’allargamento a 22 squadre permetterebbe a diverse realtà che attualmente sono fuori dalle prime otto posizioni di entrambe le Conference, di sperare ancora nei Play-offs, grazie ad un mini-torneo di 6-7 partite che permetterebbe loro la qualificazione. Tra queste i New Orleans Pelicans (di Nicolò Melli), i Phoenix Suns, i Portland Trail Blazers (con Damian Lillard che aveva minacciato che, in caso di estromissione diretta della sua squadra dalla ripartenza, non avrebbe disputato la prossima stagione) i Sacramento Kings, i Washington Wizards ed i San Antonio Spurs.
Indipendentemente da quante squadre saranno incluse nella post-season, la NBPA, National Basketball Players Association, ha sottolineato con forza che ha intenzione di giocare diverse partite della stagione regolare prima dell’inizio dei Play-offs. Questo è risultato il sentimento prevalente tra le diverse squadre contendenti che preferirebbero quindi una sorta di messa a punto prima di iniziare a fare davvero sul serio per il titolo. Quando si comporrà il tabellone dei Play-offs, le sfide saranno tutte al meglio delle 7 partite (come consuetudine) dato che si era fatta larga l’idea di ridurre a 5 il limite degli scontri diretti per velocizzare il calendario.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse