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“Fare ciclismo in gruppo è più rischioso di una partita di calcio”. L’allarme di un’epidemiologa olandese

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Fare ciclismo in gruppo è più rischioso rispetto a giocare una partita di calcio“. Le dichiarazioni rilasciate da Patricia Bruijning, epidemiologa olandese dell’UMC Utrecht, stanno facendo discutere. La dottoressa ha affermato che “all’interno del gruppo si sta nello stesso posto per molto tempo rispetto a chi ci precede. Sappiamo anche dalla ricerca che se ci si trova all’interno di quel flusso, si respira continuamente l’aria di chi sta davanti. In teoria, questo potrebbe quindi essere un ambiente in cui avviene il trasferimento del coronavirus”.

L’affermazione è stata rilasciata in un’intervista a NOS: “Si potrebbe dire che, sotto questo aspetto, andare in gruppo è una situazione un po’ più rischiosa che giocare a calcio su un campo grande. Ora nei Paesi Bassi perché il rischio è basso. Non zero, ma piccolo. Quindi pensiamo che sia di nuovo ok mangiare in un ristorante, per esempio. Quindi alla fine bisogna fare dei compromessi prima di andare in bicicletta”. In Italia, attualmente, si può andare in bicicletta ma singolarmente e mantenendo le distanze di sicurezza visto che gli assembramenti sono assolutamente vietati. L’attività ciclistica internazionale riprenderà il 1° agosto con le Strade Bianche, mentre a calcio si sta già giocando in Bundesliga e la Serie A riprenderà il 20-21 giugno.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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