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Ginnastica, Enrico Casella: “Rinvio delle Olimpiadi? Nello sport si riparte da zero, aumentiamo le difficoltà. Europei forse a dicembre”

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La Nazionale Italiana di ginnastica artistica femminile è tornata ad allenarsi regolarmente da ormai un mesetto al PalAlgeco di Brescia dopo il lockdown dovuto alla pandemia. Le Fate, capaci di conquistare la medaglia di bronzo ai Mondiali di ottobre, hanno dovuto rivedere i propri piani visto che le Olimpiadi sono state rinviate all’anno prossimo. A OA Sport, il Direttore Tecnico Enrico Casella si è soffermato su questo periodo difficile, ha parlato dei Giochi di Tokyo, ha tracciato le linee guida dell’immediato futuro e ha parlato del possibile ritorno in gara.

Come hai preso la notizia del rinvio delle Olimpiadi? Come avete trascorso la quarantena senza la possibilità di allenarsi?

L’abbiamo presa in maniera ineluttabile, non c’era altro da fare. Noi siamo rimasti qui a Brescia, abbiamo fatto una specie di enclave. Le ragazze non hanno messo fuori il becco da qui. È stato molto difficile perché Brescia è stata una delle città più colpite, ogni 10-15 minuti si sentivano le sirene dell’ambulanza e quel periodo è stato davvero complicato. Poi vedevamo le immagini al telegiornale e sapere di essere proprio al centro di tutto è stato difficile.

Le famiglie delle ginnaste, d’accordo con la Federazione, hanno fatto rimanere le ragazze qui perché si sentivano più al sicuro. Il vantaggio è che, essendo in dieci, c’è almeno stata un po’ di “vita sociale” anche se è stato difficile quando non potevano fare preparazione: ad aprile non abbiamo potuto toccare gli attrezzi, facevamo delle corse all’aperto ma ovviamente non erano le canoniche sei ore di allenamento al giorno a cui eravamo abituati. Ora siamo tornati a una vita vicina alla normalità, abbiamo perso un po’ di lavoro ma presto torneremo in forma: credo che nel giro di due settimane…”.

E Vanessa Ferrari?

Lei è rimasta a casa sua e ha fatto lì la quarantena, ora è tornata ad allenarsi insieme a noi”.

Senza l’emergenza sanitaria, l’Italia sarebbe arrivata alle Olimpiadi sullo slancio dell’entusiasmo per il bronzo conquistato ai Mondiali. Il rinvio di dodici mesi cambia qualcosa? Spezza un po’ l’onda positiva?

Sicuramente il rinvio cambia tanto psicologicamente e fisicamente: nello sport si ricomincia sempre da capo. Noi sicuramente siamo cresciute, poi ci sono nuove ginnaste che arrivano ma bisogna tenere conto di un aspetto importante: queste Olimpiadi sono state spostate per una pandemia, è qualcosa che va fuori dall’ordinario. Bisognerà vedere chi avrà gestito meglio questo periodo, capire cosa hanno fatto le altre Nazioni, come si sono allenate…”.

Stavate pensando di lavorare su alcuni nuovi elementi per incrementare il valore delle note di partenza?

Sì, soprattutto al corpo libero e alla trave, ma ovviamente abbiamo dovuto rallentare un po’ e ora contiamo di riprendere. Su cosa stavamo lavorando nello specifico? Questo è presto per dirlo, però una cosa posso anticiparla: tutte le ragazze stanno lavorando sui doppi tesi avvitati al corpo libero, poi vedremo chi riuscirà effettivamente a portarlo in gara”.

E per quanto riguarda l’Amanar al volteggio?

No, non è una cosa che improvvisi. Per il momento no, ne va della salute delle ginnaste”.

Secondo te quando si tornerà in gara? Si recupereranno gli Europei e le gare italiane?

Per quanto riguarda gli Europei dovremmo saperlo nel giro di 48 ore, si dovrebbero svolgere a Baku dopo che Parigi si è chiamata fuori. Si parla del mese di dicembre e dovrebbero essere qualificanti per le Olimpiadi (due pass in palio, ndr).

Per quanto riguarda le gare italiane sono fiducioso che si riescano a recuperare, Serie A e Campionati Assoluti. Al momento è difficile stilare un calendario perché dipenderà anche dagli Europei: non sapendo ancora nulla di ufficiale dobbiamo aspettare, ovviamente non possiamo presentarci a una competizione internazionale senza gare alle spalle. Il nostro obiettivo è quello di recuperare e trovare una soluzione, anche se bisognerà effettuare dei cambi di regolamento. L’idea è quella di assegnare tutti i titoli e di avere i vari verdetti. Bisognerà capire in che condizioni si svolgeranno, se con o senza pubblico. L’organizzazione non sarà semplice per tanti motivi, bisogna lavorarci”.

Per quanto riguarda l’ultima tappa di Coppa del Mondo di specialità, con Vanessa Ferrari e Lara Mori in lotta per un pass olimpico? E la Coppa del Mondo all-around che assegna altri pass olimpici?

La gara di Doha si svolgerà nel 2021. Per quanto riguarda la Coppa del Mondo all-around: verranno tenuti validi i risultati dell’American Cup 2020 e poi si aggiungeranno i risultati di tre gare del 2021, i migliori tre risultati verranno considerati per la classifica”.

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stefano.villa@oasport.it

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