Formula 1
F1, Mondiale 2020: tutti i record che si potranno battere, Hamilton a caccia di Schumacher, ma occhio a Leclerc…
Manca meno di un mese al via del Mondiale di Formula Uno 2020. Ormai ci siamo, dopo tanta attesa e dubbi, finalmente la stagione è pronta al via e, senza dubbio, ci regalerà grandissime emozioni e spunti. I piloti sono pronti ad incrociare le armi in vista di un calendario fitto e compresso, nel quale sbagliare non sarà permesso. Un’annata che significherà molto a livello globale, sia perchè ci darà la sensazione di essere davvero ripartiti dopo l’emergenza sanitaria, sia perchè potrebbe andare a riscrivere pagine importanti della Formula Uno, sotto forma di primati e record. Andiamo a conoscere quelli che si potranno migliorare, quelli impossibili da avvicinare e quelli che hanno solamente bisogno di tempo per materializzarsi.
Il record più importante che potrebbe cambiare proprietario in questa stagione è ovviamente quello dei titoli mondiali. Michael Schumacher ha concluso la sua epopea nella massima categoria del motorsport a quota 7, mentre Lewis Hamilton è a quota 6, pronto a pareggiare il record del Kaiser. Per l’inglese, vista la W11 che avrà a disposizione, sarà tutt’altro che impossibile mirare a questo traguardo, per mettere il suo nome laddove nessuno avrebbe mai pensato che qualcuno potesse giungere.
Un altro record del tedesco in forte discussione è il numero di vittorie. L’ex ferrarista si era fermato a 91, mentre il portacolori della Mercedes è già arrivato a 84 con il successo nel Gran Premio di Abu Dhabi di dicembre, per cui ha bisogno di sole 8 corse per superare Michael Schumache. Contando che l’annata dovrebbe prevedere qualche gara in meno rispetto al previsto sarà più complicato per il classe 1985 superare già in questa occasione questo primato, ma il fatto che correrà ancora per due o tre anni gli dovrebbe garantire tempo a sufficienza per iscrivere il proprio nome anche in cima a questa statistica.
Passiamo ad un’altra statistica davvero interessante, ovvero il campione del mondo più giovane. Tale record è tuttora detenuto da Sebastian Vettel che nel 2010 al volante della Red Bull si laureò il numero uno a 23 anni e 134 giorni. Charles Leclerc e Max Verstappen potrebbero andare a ritoccare questo limite. Certo, anche altri piloti come Lando Norris o George Russell sarebbe in grado di battere nettamente quel primato, ma non hanno a disposizioni vetture tali da poter lottare per il titolo. In teoria l’annata si sarebbe dovuta concludere prima di dicembre, ma visto lo stravolgimento del calendario sembra plausibile la data del 13 dicembre come gran finale della stagione. Nel caso si concludesse in quella domenica il campionato, il monegasco in caso di titolo salirebbe sul trono a 23 anni e 58 giorni (essendo nato il 16 ottobre 1997) mentre l’olandese lo farebbe a 23 anni e 74 giorni (essendo nato il 30 settembre 1997). Dall’altro lato sarà impossibile superare Juan Manuel Fangio, campione del mondo più anziano con 46 anni e 41 giorni, stesso discorso per i distacchi tra primo e secondo. Sembrano inavvicinabili i 155 punti di margine di Sebastian Vettel sul più immediato inseguitore nel Mondiale 2013, come gli 0.5 di Niki Lauda nel 1984, quando la sospensione del Gran Premio di Monaco portò a punteggi dimezzati che, a fine anno, consentirono all’austriaco di distanziare Alain Prost di un limite infinitesimale.
Tra i primati che non saranno ritoccati in questo 2020 ci sono il maggior numero di gare disputate (323 di Rubens Barrichello) come le stagioni disputati (19) sempre del brasiliano e dello stesso Michael Schumacher. Max Verstappen manterrà senza problemi (e non vediamo come in futuro si potrà superare) il suo record di 17 anni e 166 giorni come pilota più giovane al via di un Gran Premio. Stesso discorso per il monegasco Louis Chiron che corse a Montecarlo a 55 anni e 292 giorni.
Non sarà facile nemmeno pareggiare l’incredibile striscia di vittorie consecutive (9) appartenente a Sebastian Vettel nel 2013, mentre le 5 iniziali di fila di Michael Schumacher 2004 e Nigel Mansell 1992 potrebbe essere messa nel mirino da chi saprà approcciare nel migliore dei modi alla nuova annata. Nel complesso Sebastian Vettel nel 2013 e Michael Schumacher nel 2004 detengono anche il record dei 13 successi in una annata. Quest’anno i 22 Gran Premi previsti avrebbero potuto aiutare la rincorsa a questa statistica, ma la riduzione del numero degli appuntamenti farà slittare di un anno, con probabilità, questa caccia al primato.
Lewis Hamilton, invece, potrebbe mettere le mani su una ulteriore classifica. L’inglese, infatti, è a quota 63 vittorie con la Mercedes, esattamente a meno 9 da Michael Schumacher con la Ferrari. Il Kaiser, infatti, con 72 è il miglior nel computo successi con lo stesso costruttore. Il portacolori della Mercedes punterà ad un altro primato. Ovvero quello delle vittorie nello stesso Gran Premio. In vetta si trova Michael Schumacher a quota 8 in Francia, mentre l’inglese si trova a quota 7 in Ungheria e potrà pareggiare i conti in questa annata. Lewis Hamilton e Alain Prost, invece, hanno in mano il record delle vittorie sul circuito di casa. Entrambi sono a quota 6 (tra Gran Bretagna e Francia) per cui in questa stagione il nativo di Stevenage se vincesse a Silverstone, potrebbe raggiungere quota 7.
Lewis Hamilton ha anche già ampiamente in suo possesso la classifica delle pole position complessive (88) e le 61 con lo stesso costruttore, e proverà ad avvicinare l’incredibile prestazione di Ayrton Senna con 8 partenze al palo consecutive tra 1988 e 1989. Non sarà semplice nemmeno raggiungere le 15 pole totali di Sebastian Vettel nel 2011, mentre la percentuale migliore fu fissata da Nigel Mansell nel 1992 con l’87.5%. Sempre Lewis Hamilton è pronto a staccare Michael Schumacher nella casella della pole position per ogni stagioni. I due sono appaiati a quota 13 anni consecutivi, per cui il britannico potrà raggiungere i 14 quest’anno. Visto lo stravolgimento del calendario, invece, non potrà migliorare il record delle 8 partenze al palo in un Gran Premio. Il campione del mondo in carica è a quota 8 in Australia, con Michael Schumacher in Giappone e Ayrton Senna a Imola. Vedremo, infine, se Lando Norris sarà in grado di migliorare i 21 anni e 72 giorni di Sebastian Vettel come pilota più giovane a conquistare una pole position. Impossibile, invece, fare meglio di Nino Farina con i suoi 47 anni e 79 giorni che lo hanno eletto poleman più anziano.
Nel Mondiale 2020 Lewis Hamilton andrà alla caccia anche del primato di podi totali di Michael Schumacher (155). L’inglese è a 151, per cui davvero ad un passo dall’ennesimo sorpasso sul tedesco. Lo stesso portacolori della Mercedes può tentare di ritoccare il primato di 17 podi in una annata (2015, 2016, 2018 e 2019) che detiene assieme a Michael Schumacher (2002) e Sebastian Vettel (2011). Di particolare interesse anche la statistica delle corse concluse in zona punti. Michael Schumacher è primo con 221 corse, inseguito a 213 da Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton, mentre Sebastian Vettel è a 195. L’inglese ha anche il record di 33 GP di fila a punti (per ben due volte).
Chiudiamo con giri e chilometri percorsi. Lewis Hamilton è chiamato all’impresa per avvicinarsi al record del solito Schumacher. L’ex ferrarista ha percorso 5.111 giri al comando, mentre l’inglese è fermo a 4.486. Riuscire nel sorpasso in questa stagione sarà davvero complicato, mentre sarà più semplice passando ai chilometri. Il tedesco ha il record di 24.148 chilometri condotto in testa, contro i 22.738 dell’inglese. Lewis Hamilton è già al comando nella statistica dei Gran Premi con almeno un giro in testa con 148 contro i 142 del Kaiser. Sarà pressoché impossibile migliorare il suo stesso primato dei 18 Gran Premi consecutivi con almeno un giro in vetta (da Ungheria 2014 a Gran Bretagna 2015). In questo 2020 LH tenterà di staccare Ayrton Senna nella graduatoria dei Gran Premi percorsi in testa dall’inizio alla fine. I due campioni sono a quota 19 e l’inglese potrà quindi toccare quota 20. Per quel che riguarda il Grand Chelem (ovvero vittoria, la pole position, il giro più veloce e gara in testa dal primo all’ultimo giro) Hamilton è secondo in assoluto con 6 gare, a meno 2 da Jim Clark.
Tra i primati dei quali non andare orgogliosi, Sergio Perez ha ottenuto ben 581 punti totali senza mai vincere una gara, mentre Valtteri Bottas ha totalizzato 1.289 punti senza vincere il Mondiale, superando Felipe Massa con 1.167 e Mark Webber con 1.047.5.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse