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Sollevamento pesi, Report McLaren svela i misfatti di Tamas Ajan

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Una vera e propria bomba è scoppiata nel mondo della pesistica internazionale. Nella giornata di ieri, il Rapporto McLaren ha infatti chiarito ufficialmente i misfatti di Tamas Ajan, Segretario Generale e Presidente dell’IWF per 44 anni. Una leadership autoritaria la sua, messa fortemente in discussione quando il documento “Secret Doping. Lord of the Lifters” del canale tv pubblico tedesco Ard aveva posto l’accento sulle azioni di Ajan. Si parla, infatti, di corruzione, sottrazioni economiche e di un agire poco corretto nei controlli antidoping.

Uno scandalo senza precedenti. Da par suo il Presidente FIPE ed EWF Antonio Urso aveva già evidenziato certe criticità non soltanto al CIO, ma anche agli omologhi della pesistica mondiale. Di fatto quanto è emerso, per lui, non è una grande sorpresa. Attraverso un comunicato della FIPE, la massima figura della Federazione a livello nazionale ed europeo ha esposto ancor meglio la propria posizione: “Ovviamente il Report per me non rappresenta nessuna novità, ogni cosa che ho sempre scritto, denunciato e pensato è riportato parimenti nel report McLaren. Non sono stato sorpreso anche perché credo di avere fornito a McLaren oltre il 70% dei documenti su cui è stata poi costruita l’indagine. Mi ha fatto solo piacere che un professionista come McLaren mi abbia dato ragione citandomi più volte nel suo report. I punti maggiormente interessanti? I soldi mancanti, la corruzione, il doping e il broglio elettorale di Bangkok. Dei soldi mancanti sostanzialmente mi sono sbagliato di 400.000 $ ma per difetto, in realtà ha sottratto milioni e milioni di dollari tutti documentati anche prima del Report McLaren. Ribadisco che queste somme mancanti sono solo provento della contribuzione del CIO perché la IWF non ha nessuno sponsor capace di fare entrare soldi da differenti proventi. Sul tema della corruzione c’è un’ampia documentazione di fatti e dettagli per i quali c’è solo l’imbarazzo della scelta. Anche sul tema doping non si lesinano nel report evidenze tipiche di una inqualificabile gestione che ha favorito amici attraverso la elusione di controlli oppure condannando i nemici attraverso controlli e forzature di ogni tipo. Infine il broglio elettorale di Bangkok. Sostanzialmente quella elezione l’avrei vinta se non ci fossero state delle schede premarcate con il suo nome e se non fossero state pagate delle belle mazzette per comprare i pochi voti necessari che hanno cambiato l’esito della votazione a suo favore. Ricordo solo di aver perso per 13 voti”.

A detta di Urso, Ajan ha goduto di un potere duraturo, ricordando l’attività di Segretario Generale nel ’76 fino al 2000, diventando poi riferimento a livello assoluto e costruendosi una realtà su misura: “Se questo poi lo si lega al potere economico e al fatto che ha sempre scelto intorno a sé persone di poca caratura etica e morale, per complicità o incapacità, il gioco è fatto. Il suo potere cresce in maniera esponenziale da quando poi nel 2010 porta alla direzione generale della IWF suo genero: Attila Adanfi, che si è preoccupato solo di supportare in ogni modo la gestione del potere di Ajan. Fortunatamente anche lui da ieri non è più parte della IWF. A questo va aggiunta anche la protezione di alcuni esponenti del CIO durante l’era Jacques Rogge“, ha aggiunto il Presidente della FIPE.

Il sentimento di rabbia e di amarezza è palpabile nelle parole di massimo dirigente della FIPE e il rammarico non è certo di poco conto. E quindi il futuro?Spero vivamente che anche la magistratura Svizzera cominci il suo corso anche perché dal report McLaren si evincono una serie di reati al codice civile svizzero che andrebbero sanzionati e magari obbligare Ajan a restituire il maltolto. Mi auguro che questo nuovo esecutivo, che ha fatto delle scelte importanti su alcune questioni, non si perda per strada al momento delle elezioni del prossimo gennaio spaccandosi nuovamente per poltrone o interessi personali. Del resto Ajan ha lasciato molti degni eredi del suo pessimo nome e a questo bisogna porgere molta attenzione”.

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Foto: Shutterstock.com

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