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F1, il rebus Ferrari verso il GP d’Austria. Marko la snobba, Wolff ne teme la forza del motore

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Ormai si può dire: è ufficialmente scattato il count-down che ci separa dal via di questo attesissimo Mondiale 2020 di Formula Uno. Mancano esattamente 24 giorni al via della prima sessione di prove libere di questo campionato e 26 dal primo Gran Premio. La clessidra è stata girata, e la sabbia cesserà di scendere al Red Bull Ring di Zeltweg, in occasione del primo fine settimana del Gran Premio di Austria. Il primo, certo, dato che nel weekend successivo si replicherà con la seconda gara sulla pista incastonata nei monti della Stiria.

Uno scenario magnifico, l’ideale per alzare il sipario su questa annata così tribolata nella sua composizione, e un tracciato nel quale lo spettacolo è sempre all’ordine del giorno. Il circuito di proprietà della Red Bull è il più corto del Mondiale (un anno fa Charles Leclerc fissò la pole position con il crono di 1:03.003) ma permette i sorpassi in più punti e, sostanzialmente, presenta sempre grande equilibrio.  Da quando la prova austriaca è tornata in calendario (il 2014) abbiamo assistito a sei Gran Premi, con quattro piloti differenti a trionfare. Due volte Nico Rosberg, una volta Lewis Hamilton, una Valtteri Bottas, quindi doppietta di Max Verstappen nelle ultime due edizioni.

Già, la Ferrari non ha mai vinto al Red Bull Ring. La statistica parla chiaro, ma negli ultimi anni la monoposto di Maranello ha sempre saputo dire la sua su questo circuito. Il successo è svanito per diversi motivi. Un anno fa, per esempio, Max Verstappen ha superato Charles Leclerc negli ultimi chilometri, mentre nel 2018 Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel hanno incalzato l’olandese fino alla bandiera a scacchi. A questo punto la curiosità si trasporta al presente. Al 5 luglio. Come si comporterà la Rossa nel Gran Premio d’Austria?

Le certezze, ovviamente, sono poche, anzi pochissime. I test pre-stagionali sono ormai un lontano ricordo, anche se si sono completati solamente il 28 febbraio, ed i valori in pista erano tutt’altro che ben definiti. La Mercedes era sicuramente la monoposto più in forma del lotto, ma Red Bull e Ferrari non erano affatto lontane. Sarà così anche quando inizierà la stagione?

La scuderia con il Cavallino Rampante ha voluto iniziare la sua annata senza troppi squilli di fanfara. Sei giorni di lavoro al Montmelò non pensando al cronometro e tante ore sfruttate per capire come fosse nata la SF1000. La perfezione è assolutamente lontana, ma la sensazione che il team emiliano si sia voluto nascondere appariva evidente. I commenti dei piloti e soprattutto dei rivali, lo confermano. Da un lato, per esempio, Helmut Marko della Red Bull sembra snobbare la Ferrari e dà ben poche chance a Charles Leclerc e Sebastian Vettel per questo doppio esordio. Dall’altro, invece, Toto Wolff, numero uno della Mercedes, ha tenuto a sottolineare come la potenza del motore della Rossa potrebbe farsi sentire sui rettilinei del Red Bull Ring, proprio come un anno fa.

Due visioni completamente opposte. La verità, come spesso capita, potrebbe stare davvero nel mezzo. La SF1000 non sarà certo la monoposto che dominerà la scena tra i monti austriaci, ma non sarà nemmeno fuori dalla bagarre a prescindere. La curiosità è elevata. La vettura tinta di rosso ha messo in mostra un passo in avanti cospicuo a livello di aerodinamica verticale, con un migliore comportamento nelle curve lente ma, di pari passo, sembra avere lasciato qualcosa a livello di velocità pura. Starà a piloti e tecnici trovare il giusto mix per rendere il pacchetto pronto a vincere. Succederà già al Red Bull Ring? Non è facile a dirsi, ma non sarà certo impossibile, e non solo perché ci saranno due chance per puntare al successo. La Ferrari è pronta per il primo antipasto della nuova annata. La voglia di mettere alle spalle le ultime deludenti annate è immensa. Tanto quanto rimandare al mittente le previsioni di Helmut Marko. Ma questa, come si suol dire, è un’altra storia…

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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