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Tennis, Novak Djokovic: “In genere guardo le partite dei miei più grandi rivali, Federer e Nadal”

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Novak Djokovic è stato grande protagonista anche in queste settimane nelle quali il tennis è stato fermo. Il campione serbo ha rilasciato una lunga intervista partecipando a “Wish & Go”. Il numero 1 del ranking Atp ha parlato di comunicazione, un aspetto che cura molto ma sul quale spesso viene attaccato.

Sono in una posizione e in un ruolo molto privilegiati. Come primo tennista al mondo e come persona che ha avuto molto successo in uno sport popolare a livello globale, se dico qualcosa le mie parole arrivano molto lontano. Come se avessi un megafono. Non molti atleti sono in questa posizione privilegiata. Le persone fanno sempre un richiamo alla responsabilità, al fatto che devi essere consapevole di quanto risuona ogni informazione che condividi, quanto lontano viene ascoltata e quante persone la potranno fare propria. Non dico che di non commettere errori sotto questo aspetto. Sicuramente capita che io dica alcune cose e poi in seguito rifletta sul modo in cui le ho dette. Sono un essere umano e non ho problemi a dire che mi sono sbagliato. Ma non posso essere un robot e stare rinchiuso in un guscio o in una bolla per tutta la vitaNon sono quel tipo di persona“.

Djokovic passa poi a parlare di commentatori sportivi e del rapporto che ha con questi ultimi: “Onestamente, negli ultimi anni ascolto veramente di rado i commentatori. Ne ho alcuni che mi piace ascoltare: Viska, Lleyton Hewitt, che commenta molto bene gli Australian Open, John McEnroe e Boris Becker. Ci sono anche quelli che mi piacciono un po’ di meno, che riescono a innervosirti, e allora abbasso il volume“.

Il numero 1 del ranking ha parlato anche del suo atteggiamento durante gli Slam e come studia i suoi principali avversari: “Durante i tornei dello Slam guardo le partite principalmente di sera. Durante il giorno sono con i bambini e non riesco. In genere guardo le partite dei miei più grandi rivali, Federer e Nadal: quelle non le manco. Ci seguiamo a vicenda, è normale e logico. Seguo le repliche su YouTube. Mi piace saltare alcune parti e guardare solo ciò che mi interessa: i momenti chiave, quelli in cui viene rotto l’equilibrio del punteggio, per vedere cos’ha fatto quel giocatore in quel momento“.

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salvatore.serio@oasport.it

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Foto: LaPresse

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