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Tennis, Richard Gasquet difende Novak Djokovic: “Non ha puntato la pistola alla testa a nessuno. Colpa del governo”
Nella tempesta che si è abbattuta sul tennis, dopo le positività al Covid-19 arrivate per Gregor Dimitrov, Borna Coric e Viktor Troicki, tutti protagonisti all’Adria Tour, c’è anche chi non si è scagliato contro Novak Djokovic, tra i fautori del torneo di esibizione. Il numero 1 del Mondo sta ricevendo attacchi da carta stampata e colleghi, ma Richard Gasquet non la pensa così.
Il tennista francese, numero 50 del ranking ATP, difende il serbo in un’intervista a L’Equipe: “No, Djokovic non è il principale colpevole. Non è stato lui a puntare una pistola alla testa ai giocatori e costringere ben 5.000 spettatori sugli spalti. È stato il governo a scegliere di ospitare 5.000 spettatori in un unico luogo. Ma è certo che è stato tutto molto strano, era l’unico posto al mondo in cui si vedeva davvero una folla così grande”.
In ogni caso non è preoccupato per la situazione in vista della ripresa del calendario: “Ho visto che in un torneo di golf negli Stati Uniti c’era un positivo, ma ciò non ha impedito al torneo di continuare. Lo stesso accadrà nel tennis, non fermeranno un torneo perché un giocatore è positivo. Agli Us Open, penso che ciò accadrà, quasi sicuramente ci sarà qualcuno positivo. Non mi sorprende la cosa, ci dobbiamo abituare. Ciò che ho visto dalle foto dell’Adria Tour è che non hanno preso molte precauzioni, ma bisogna capire che stiamo entrando in una nuova era. Un nuovo mondo completamente diverso da quello in cui vivevamo. Ma sarei sorpreso se questo fermasse il circuito, i tornei non si fermeranno per questo“.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Lapresse