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F1, GP Austria 2020: la Ferrari si aggrappa alla strategia per rimontare. Vettel può scegliere una gomma differente

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Un vero e proprio disastro. Non si può definire in altro modo la prestazione della Ferrari nel corso delle qualifiche del GP d’Austria, primo round del Mondiale 2020 di F1. Sul tracciato del Red Bull Ring le due Rosse hanno palesato grosse carenze dal punto di vista aerodinamico, con il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel eliminato addirittura al termine del Q2. Seb partirà domani undicesimo e per lui era dal 2014 (GP di Russia) che non accadeva una cosa del genere. In questo contesto molto negativo, il settimo posto del monegasco Charles Leclerc non addolcisce la pillola al Cavallino Rampante, in grande difficoltà sul layout austriaco.

Il taglio di Vettel, dal punto di vista storico, lega questo esordio poco felice a quello del 2014, quando fu Kimi Raikkonen a chiudere 12° in Q2 in Australia, 11° poi in griglia per effetto di penalità altrui. Il legame mette i brividi se si pensa alle prestazioni della Rossa di quell’anno, che tanto fece soffrire il finnico e lo spagnolo Fernando Alonso, il quale poi a fine anno decise di lasciare Maranello. Altra considerazione è che l’anno passato, su questa pista, la Ferrari volava e otteneva la pole con Leclerc (1’03″003), mentre quest’oggi il 22enne nativo del Principato non è andato oltre il tempo di 1’03″923 (+0″920). Come evidenziano i dati, la SF1000 paga tantissimo nei tratti di pura accelerazione, per via di un’efficienza aerodinamica che su questa macchina non c’è a differenza della versione precedente.

La scuderia di Maranello spera che gli aggiornamenti che verranno introdotti in Ungheria diano una grande mano, ma difficile pensare che questo progetto nato male possa regalare dei sorrisi, tenendo in considerazione anche il fatto che il regolamento non faciliti questi interventi, visto il congelamento di telaio, sospensioni e della trasmissione (per fare alcune menzioni). Ecco che in Austria, quindi, si cercherà di limitare al meglio i danni con la strategia. Vettel potrebbe diversificare rispetto agli altri e tentare la carta delle gomme medie nel primo stint, per cercare di andare il più lungo possibile e quindi portare avanti una strategia a una sola sosta, montando poi le hard o le medium.

Su questa pista l’usura delle gomme è sembrata essere molto bassa e quindi è presumibile che, in corsa, gran parte dei piloti tenteranno di fermarsi in una sola circostanza, secondo la combinazione soft-medium o soft-hard. Tanto dipenderà dalle temperature, che potrebbero andare a influenzare il rendimento delle coperture e quindi portare ai dei colpi di scena. E’ quello, forse, su cui conta la Ferrari, gravemente carente in termini di prestazione pura.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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