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F1, GP Austria 2020: nessuna penalità per Lewis Hamilton, il britannico resta secondo

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Tanto rumore per nulla? Sembrerebbe proprio di sì. Il britannico Lewis Hamilton, infatti, era finito al centro dell’attenzione dei commissari della FIA nel corso delle qualifiche del GP d’Austria, prima prova del Mondiale di F1 2020. La Federazione infatti aveva messo sotto investigazione il sei volte iridato per una doppia violazione durante la Q3, conclusa da Lewis in seconda posizione: l’asso nativo di Stevenage non avrebbe rispettato il regime di bandiere gialle nel suo ultimo tentativo, dopo che il proprio team-mate Valtteri Bottas era finito fuori pista (il finlandese autore della pole-position), e poi era andato oltre i limiti della pista consentiti nel suo primo giro della Q3 menzionata.

Ebbene, dopo un confronto con gli Steward, il britannico ha subito solamente la cancellazione della tornata (oltre la pista), che di fatto non comporta nulla sulla classifica ufficiale delle qualifiche, visto che si tiene conto dell’ultimo riscontro ottenuto nello stint delle qualifiche. Nessuna penalità, infatti, per quanto riguarda le bandiere gialle in quanto secondo il comunicato della FIA Lewis ha detto di aver superato un pannello con la luce verde alla curva 5 e il filmato ha confermato che erano esposte le bandiere gialle, ma che sui pannelli c’erano le luci verdi, quindi il pilota ha avuto a che fare con dei segnali contrastanti. Tenendo conto di questo, i commissari sportivi hanno deciso di non intraprendere ulteriori azioni. Per questo motivo, dunque, la prima fila tutta Mercedes è stata confermata.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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