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Basket: Hackett, Milano tappa di passaggio verso la NBA?
Doveva essere il grande colpo di quest’estate ed invece sono dovuti passare alcuni mesi per vedere Daniel Hackett in maglia Olimpia Milano. Dopo il rifiuto estivo dello stesso giocatore al trasferimento con la conseguente voglia di rimanere fedele a quella Montepaschi che lo ha reso grande agli occhi di tutto il mondo, alla fine la trattativa si è conclusa proprio nella serata di ieri, poco dopo l’eliminazione dall’Eurolega di Siena. Proprio il ko con Malaga può essere una delle cause principali dell’addio al proprio play, che forse con ancora la vetrina europea sarebbe rimasto più che volentieri. Bisogna inoltre aggiungere che la la società del presidente Minucci sta attraversando un difficile momento dal punto di vista economico e i problemi avuti con la Finanza nelle ultime settimane non fanno di certo stare tranquilli dirigenti, giocatori e tifosi. Il sacrificio di Daniel doveva essere fatto in estate, ma poi si era provato a tenerlo, prima di dover definitivamente cedere di fronte alle richieste di una Milano che cerca assolutamente un giocatore che le faccia fare il definitivo salto di qualità in cabina di regia.
Manca ancora l’ufficialità (verrà data nei prossimi giorni), ma ormai il tutto è fatto e quindi possiamo già parlare di Hackett come un giocatore di Milano. Ovviamente le gerarchie in campionato cambiano completamente e rendono ancora di più l’EA7 la grande favorita per lo scudetto, essendo una delle poche squadre ad avere un roster lungo e ampiamente competitivo; mentre la Montepaschi Siena perde il suo leader, il giocatore più carismatico e probabilmente si rassegna a vivere un stagione di transizione, dove l’obiettivo sarà rimettere a posto i conti ed il bilancio, per poi tornare più forti nelle prossime stagioni.
Anche in Europa per l’Olimpia la situazione potrebbe avere risvolti molto positivi. Con il secondo posto assicurato nella prima fase di Eurolega, la squadra di Luca Banchi si appresta a vivere una Top16 da protagonista con Hackett in rosa, visto che Milano sarà inserita in un girone di ferro, che presenta squadroni del calibro del Fenerbache, dell’Olympiacos e del Barcellona. La nuova formula della massima competizione per club (due gironi da otto per le Top16) costringe la società milanese ad un altro mini campionato ed era fondamentale presentarsi a questa nuova fase con un giocatore del calibro di Daniel.
Dal punto di vista tattico Banchi potrà avere quel play atletico, con tanti punti nelle mani e dalla forte personalità che ha sempre voluto. Jerrels ha deluso soprattutto dal punto di vista caratteriale e nelle ultime uscite spesso venivano sacrificati in cabina di regia Langford e Gentile, sicuramente due giocatori poco avvezzi al ruolo di play, ma veri e propri attaccanti puri. Hackett in questa stagione sta avendo ottime cifre: in campionato a 14punti, 5assist e 5rimbalzi di media a partita, mentre in coppa 13punti, 5assist e 4rimbalzi di media ed è quinto nella speciale classifica della valutazione generale.
Probabilmente l’avventura milanese di Daniel si chiuderà fra soli sei mesi, perchè il grande sogno del prodotto dell’Università di USC è quello di giocare in NBA. Il play marchigiano si renderà sicuramente disponibile per il prossimo Draft o potrebbe avere lo stesso percorso di Datome, visto che già tanti scout americani hanno messo gli occhi sul talento ex Treviso e Pesaro. Con anche Daniel in America, l’Italia potrebbe realmente schierare un quintetto da sogno con Hackett (play), Belinelli (guardia), Datome (ala piccola), Gallinari (ala grande) e Bargnani (centro). Non male davvero.
andrea.ziglio@olimpiazzurra.com
foto tratta da agenziaimpress.it
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