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Tennis, Bett1 ACES 2020: Jannik Sinner torna in campo, primi riscontri tecnici dopo 4 mesi di allenamenti
Primi scambi che sono qualcosa in più di un allenamento (ma meno di un qualsivoglia torneo) per Jannik Sinner, che a Berlino passerà da due superfici, l’erba (da lui affrontata precedentemente soltanto a Wimbledon 2019, anzi nelle qualificazioni di Roehampton) e il cemento.
Il tennista altoatesino, dunque, si rimette in attività, e lo fa contro avversari di grande valore, anche se il tedesco Alexander Zverev, ha dichiarato che il doppio torneo non lo giocherà, e fonti di stampa tedesca rammentano come anche l’australiano Nick Kyrgios si sia chiamato fuori, in una sequela di rinunce che sta caratterizzando anche il torneo femminile (leggere alla voce Caroline Garcia). Per questo, ad oggi i soli avversari certi sono l’austriaco Dominic Thiem, instancabile all’incirca come nei giorni del circuito normale, e i tedeschi Jan-Lennard Struff, numero 34 del mondo, e Tommy Haas, che non perde l’occasione per spiegare al mondo del tennis il suo ruolo negli ultimi due decenni. I due rinunciatari saranno sostituiti da Rudolf Molleker e dal fratello di Alexander, Mischa.
Bisognerà fare una premessa: non saranno di certo queste le partite in cui si farà davvero la scoperta dei miglioramenti di Sinner in termini tecnici, poiché ci sarà innanzitutto da eliminare la comprensibile ruggine che apparirà dopo svariati mesi di stop e di allenamenti agli ordini di Riccardo Piatti (va anche detto che il ragazzo di San Candido potrebbe essere, per certi versi, uno dei meno favoriti dal sistema d’emergenza del ranking ATP, che di fatto conta ventidue mesi con mantenimento dei risultati a propria scelta, per quanto di punti, specie sul rosso, ne possa guadagnare).
Sarà comunque un’occasione per comprendere, almeno in parte, quale può essere la primissima parte della direzione presa, considerando sempre un fattore: il progetto di durata triennale che, nelle intenzioni di Piatti, è quello che dovrebbe portare Sinner più in alto in classifica, senza necessariamente avere una grande fretta, ma con passi ragionati. In questo senso è proprio significativo il fatto che il suo cammino ricominci dall’erba, superficie sulla quale la sua abitudine è davvero minima (nonostante questo, in quella che sembra già un’altra era, ma aveva ancora il sapore dello scorso fine giugno, è andato vicino a battere l’australiano Alex Bolt, uno che sui prati non va mai, per nessun motivo, sottovalutato).
Che Sinner aspettarsi, dunque? Non il migliore, è chiaro. Una versione, semmai, in fase di rodaggio, in attesa di capire cosa fare quando si tornerà in campo, anche in base alle possibilità offerte proprio dalla nuova classifica ATP.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: Alison Liyanage / Shutterstock.com