Ginnastica, scandalo abusi sessuali in Inghilterra. Catherine Lyons denuncia: “Violenze e bullismo, non ci facevano mangiare”

Scoppia lo scandalo abusi sessuali nella ginnastica artistica in Gran Bretagna. Dopo quanto successo negli USA, con la condanna ultrasecolare inflitta al medico Larry Nassar per abusi nei confronti di centinaia di ragazze (tra cui alcune big come Simone Biles, Aly Raisman, Gabby Douglas, McKayla Maroney), anche oltre Manica emergono tristi episodi. A denunciare il tutto è stato Catherine Lyons, classe 2000 ritiratasi nel 2018 dopo una serie di infortuni durante il passaggio alla categoria senior. La ragazza di Dulwich fece parlare di sè agli Europei juniores 2014 quando vinse l’oro al corpo libero e fu quarta nel concorso generale individuale vinto dalla russa Angelina Melnikova.

Catherine Lyons ne ha parlato in un’intervista concessa alla rete televisiva inglese ITV: “Dopo avere deciso di lasciare la ginnastica, sono stata in terapia per un anno e mezzo. Ho subito violenze e bullismo da parte dei miei allenatori, sia in palestra sia durante gli allenamenti con la nazionale: in un’occasione, non mi hanno permesso di mangiare per giorni“. La 19enne (spegnerà le prossime candeline il 30 agosto) ha parlato di violenze verbali e fisiche, ma anche di disturbi alimentari, del mancato trattamento degli infortuni e di abuso di farmaci antidolorifici: in sostanza è quello di cui abbiamo sentito parlare le americane nelle ultime due stagioni e che è stato diffuso anche attraverso il documentario “Athlete A” andato in onda settimana scorsa su Netflix.

Ci sarebbero anche altre atlete, attualmente nel giro della Nazionale Britannica, pronte a denunciare. Lisa Mason, vecchia gloria dell’artistica britannica e a 38 anni apprezzata allenatrice e stunt-woman, ha però affermato: “Non parlano perché temono di essere escluse dalle Olimpiadi. Quando saranno pronte, parleranno: ci sono molte storie che aspettano solo di essere raccontate“.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: profilo Instagra Catherine Lyons