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Pattinaggio artistico, Maria Sotskova annuncia il ritiro: “Alcune circostanze hanno distrutto la mia fede”

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La russa Maria Sotskova, atleta di pattinaggio artistico di altissimo profilo, ha annunciato il ritiro dalle competizioni. L’allieva del CSKA Mosca si è distinta nel corso del tempo non solo per aver brillato in categoria Junior conquistando la prima posizione alle Finali Grand Prix 2013 di Fukuoka (Giappone) e la medaglia d’argento ai Mondiali di Debrecen (Ungheria) ma anche per aver ottenuto la seconda piazza a Nagoya nel 2017 nel Grand Prix della massima categoria e aver partecipato, dopo una battaglia titanica con le dirette avversarie, alle Olimpiadi di PyeongChang 2018 occupando l’ottavo posto.

La pattinatrice cresciuta sotto la guida di Elena Buianova, Svetlana Panova e, successivamente, di Svetlana Sokolovskaia, ha reso nota la notizia tramite un lungo e commovente post pubblicato sul suo profilo Instagram ufficiale: “Quando senti per la prima volta il gusto della vittoria, ti sembra che questo non finirà mai. Sfortunatamente non è così e alla fine tutto finisce! Il mio percorso è stato spinoso ma molto interessante e colorato. Ho avuto i migliori mentori, ognuno a suo modo unico e amato. Sono stata fortunata a lavorare con una squadra grande e amichevole“, ha scritto la nativa di Reutov all’inizio del messaggio, per poi passare alle reali motivazioni che l’hanno spinta a compiere la scelta, non escludendo passaggi anche drammatici e delicati.

Stando alle parole di Sotskova, qualcosa è andato storto proprio nel periodo successivo alla rassegna a cinque cerchi: “Dopo le Olimpiadi è seguita una stagione senza successo, ma sapevo che si trattava di difficoltà temporanee che avrei potuto superare. Comprendendo che non avevo ancora rivelato il mio pieno potenziale, ho combattuto. Ho sempre avuto l’amore sincero per tutto ciò che ho fatto. Ma ci sono state delle circostanze che hanno lentamente distrutto la mia fede, messo ostacoli così impraticabili, e ho realizzato che ero arrivata alla fine. La fine della mia carriera sportiva”.

Si chiude dunque l’esperienza tra gli agonisti di una delle personalità più interessanti degli ultimi anni, in possesso di un pattinaggio scorrevole e fortemente personale, forse penalizzato da un’altezza sopra la media ma che ha contribuito, senza dubbio, allo sviluppo, alla crescita e alla bellezza del movimento femminile russo, oggi più che mai inarrivabile.

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Foto: LaPresse

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