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F1, Gerhard Berger: “Il problema della Ferrari è il team, mancano figure di spicco come ai tempi di Schumacher”

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Gerhard Berger, ex pilota Ferrari, con la quale ha corso per ben sei anni, e ora opinionista della Formula Uno, prova da analizzare il difficile avvio di stagione della scuderia di Maranello. Il secondo posto all’esordio di Charles Leclerc ha mascherato un inizio decisamente insufficiente con una vettura molto lontana dalle speranze di inizio anno dei tecnici e degli ingegneri emiliani, prima ancora del clamoroso incidente del Gran Premio della Stiria nel quale i due piloti del Cavallino Rampante si sono eliminati a vicenda.

Un vero e proprio disastro sportivo sotto ogni punto di vista, come conferma l’ex pilota austriaco. “Il vero problema è il team nel suo complesso – spiega a Speedweek.com – La Ferrari dopo un fine settimana simile è stata rasa al suolo dalla stampa italiana, ovviamente. I media inglesi, invece, sono più morbidi da questo punto di vista, per questo a Maranello c’è molta più pressione. Ad ogni modo il problema mi sembra davvero profondo. La scuderia avrà bisogno di una spinta importante per rimettersi in sesto, ma non so se saranno in grado di trovarla in breve tempo”.

Gerhard Berger punta la lente di ingrandimento proprio sotto questo punto di vista: “Sin dall’inizio ho pensato che la struttura, per come è impostata, non potrà mai funzionare. Non voglio biasimare il team principal Mattia Binotto, è un buon tecnico che conosco sin dai miei tempi quando correvo. Conosco bene quell’ambiente. Non è facile vincervi. C’è riuscito in un anno Kimi Raikkonen, mentre in pochi, da Niki Lauda a Michael Schumacher sono stati in grado di rimanere all’apice a lungo. Il tedesco, per esempio, ha saputo fare squadra, lavorare dietro le quinte e spingere tutti a dare il massimo. Questo è l’unico modo per avere la Ferrari al 100% al tuo fianco”.

L’ex pilota, anche, di McLaren e Benetton, ed in grado di centrare 10 successi in carriera, continua nella sua analisi. “Se guardiamo alla Red Bull troviamo Helmut Marko, Christian Horner e Adrian Newey. In Mercedes c’è Toto Wolff e c’era Niki Lauda. La Ferrari ha avuto due soli momenti di successo negli ultimi decenni. Assieme a Michael Schumacher c’era gente come Ross Brawn, Rory Byrne e Jean Todt. Ora tutte queste componenti non si vedono”.

Ultima battuta su Sebastian Vettel. “Sicuramente non è nel suo miglior momento della carriera, ma va anche detto che la vettura non lo aiuta. I motorizzati Ferrari in generale stanno facendo fatica, ma gli altri vanno più forte. Questo crea problemi e per Seb penso che occorra una scossa”.

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Lapresse

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