MotoGP
MotoGP, Andrea Dovizioso: un podio insperato e un messaggio alla Ducati che cerca Lorenzo
Leggere il risultato finale, prendendo atto di un podio conquistato su una pista in cui non non aveva mai agguantato la top3 e dove la Ducati ha sempre fatto fatica, è un dato positivo. Aggiungere a questa constatazione la preoccupazione di un infortunio alla spalla (clavicola fratturata), legata a una corsa resa durissima dalle condizioni atmosferiche (asfalto sui 60°C), porta a valutare la prova di Andrea Dovizioso di grande rilievo.
Il destino del forlivese con la Ducati è incerto. Come detto da più parti, anche nel team di Borgo Panigale, ci sono piloti che potrebbero prendere il suo posto, qualora non si trovasse l’accordo per prolungare il proprio rapporto. La decisione sarà presa nei GP d’agosto, ma è chiaro che in pista dei segnali sono arrivati. Dovizioso c’è e l’ha voluto dimostrare nella mai troppo amata Jerez. Sul circuito dove percorrenza di curva e scorrevolezza sono qualità essenziali, il “Dovi” ha fatto di necessità virtù, sfruttando gli errori altrui e centrando un obiettivo alla vigilia decisamente complicato.
Ci sono però anche elementi negativi e riguardano la prestazione pura. Nella domenica del grave infortunio a Marc Marquez, Fabio Quartararo è stato quello più pronto a monetizzare. La M1 tra le mani del transalpino è stata precisa e puntuale e la doppietta con lo spagnolo Maverick Vinales è un segnale. Per il centauro italiano la consapevolezza, ora come ora, di non essere al loro livello per via di una mescola Michelin che favorisce per filosofia costruttiva le moto più dotate in termini di turning (velocità di percorrenza in curva). Pertanto, il podio lo si accetta di buon grado, ma non possono essere nascoste le criticità del mezzo.
Tuttavia, questo riscontro è un segnale della vitalità del pilota, viste le chiacchiere di mercato e l’idea “Jorge Lorenzo, il ritorno”. Il maiorchino, stando a quanto riferito dal Team Manager Davide Tardozzi, si è proposto. Spetta alla Ducati, a questo punto, prendere una decisione.
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Foto: LaPresse