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Formula 1

F1, Nico Hulkenberg e le sue incredibili ultime 24 ore. Il tedesco sogna il primo podio in carriera…

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Sembrava ormai chiusa per sempre l’avventura di Nico Hulkenberg in F1, rimasto senza sedile al termine della scorsa stagione in favore di Esteban Ocon in Renault. Disoccupato in attesa di un possibile nuovo ingaggio nel 2021, il tedesco classe 1987 è stato improvvisamente contattato ieri pomeriggio dalla Racing Point per sostituire in fretta e furia il messicano Sergio Perez a causa della positività di quest’ultimo al Covid-19. L’esperto pilota teutonico, che può contare ben 177 GP (senza podi) nella massima categoria del motorsport, stava per recarsi al Nurburgring per un altro progetto prima di ricevere l’inattesa proposta da parte del team di Silverstone.

Hulkenberg, dopo essere arrivato ieri sera al circuito inglese in aereo, ha effettuato stamane un’ora di test al simulatore nella sede della Racing Point per provare a svolgere tutto il lavoro di preparazione necessario in vista delle prove libere. L’ex portacolori Renault ha poi ricevuto risultato negativo al tampone per il Covid-19 con soli 15 minuti di anticipo rispetto al via delle FP1, dovendo dunque affrettare i tempi di preparazione per poter scendere in pista il prima possibile alla guida della RP20. Dopo alcuni giri di ambientamento, per riprendere un minimo di feeling con una vettura di F1, Nico ha cominciato a spingere firmando un più che discreto nono tempo nella prima sessione di prova ad 1″1 dalla vetta.

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Buoni riscontri anche al pomeriggio, con il 32enne che si è attestato in settima posizione assoluta nel time-attack a sei decimi circa di ritardo dal miglior tempo assoluto siglato dal compagno di squadra Lance Stroll senza commettere errori. Come si è potuto apprezzare nel corso di un team radio, Hulkenberg ha evidenziato l’incredibile precisione dell’anteriore della macchina dicendosi comunque soddisfatto anche del comportamento della monoposto nei curvoni veloci del tracciato britannico. Il tedesco non si è mai ritrovato tra le mani una vettura così competitiva, infatti ha fatto un po’ di fatica quest’oggi ad abituarsi proprio a stare dietro all’anteriore della sua RP20. L’impressione è che il campione GP2 del 2009 abbia ancora comprensibilmente molto margine in vista delle qualifiche e soprattutto della gara, perciò non è assolutamente fuori luogo ritenerlo un possibile candidato al podio nel caso in cui uno dei top-3 (Hamilton, Bottas e Verstappen) dovesse accusare dei problemi.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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