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F1, Gran Bretagna 2020: Charles Leclerc, un podio fortunato e di gestione. Il monegasco impara dai suoi errori

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Bisogna essere onesti, alzi la mano chi avrebbe potuto prevedere che la Ferrari a Silverstone, sede del quarto round del Mondiale 2020 di F1, potesse andare a podio. Probabilmente neanche il più ottimista tra i tecnici del Cavallino Rampante se lo aspettava e questo fa capire quale sia il momento vissuto a Maranello.

Ebbene, è spettato a Charles Leclerc nascondere un po’ i punti deboli della Rossa e la fortuna è stata dalla parte del 22enne del Principato, visto l’andamento della corsa. Charles è stato bravissimo nelle qualifiche, piazzandosi in seconda fila e soprattutto riuscendo a ottenere un’ottima prestazione nella Q2 con gomme medie. Una strategia decisiva per l’andamento della gara domenicale, tenuto conto del rendimento delle mescole a banda gialla rispetto a quelle a banda rossa.

L’assetto scarico aerodinamicamente scelto dal Cavallino Rampante è stato poi ben assecondato. L’obiettivo era chiaro: partire il più avanti possibile e poi in gara fare di tutto per mantenere la posizione. L’ha fatto il ferrarista, mettendo insieme dal giro 21 al 36 un ritmo costante, con due tornate in 1’29”. Una lettura perfetta della situazione che fa capire come anche il monegasco abbia imparato qualcosa dai suoi errori. In Ungheria, infatti, la sua prova era stata tutt’altro che perfetta e nel confronto interno era stato il tedesco Sebastian Vettel a emergere senza se e senza ma.

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Il ragazzino del Principato, però, è uno che sa apprendere dai propri sbagli e il GP a Silverstone lo dimostra. Con Leclerc la Ferrari si è comportata come terza forza in pista, ma i problemi restano e sono evidenti, visto il gap enorme con chi comanda (Mercedes) e di non poco conto con la Red Bull dell’olandese Max Verstappen. Da questo punto di vista, la prestazione di Vettel (decimo) fa un po’ da contraltare e pone l’accento sul fatto che in Ferrari ci sia tanto da lavorare e che questo 2020 sia un anno di transizione per rilanciarsi nel 2021 e ancor più nel 2022 quando le monoposto cambieranno sensibilmente.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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