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SPORTIVO 2013 – L’impresa italiana dell’anno: Pellegrini, divinamente tu

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Barcellona. 31 luglio 2013. Caldo torrido al Palau Sant Jordi, i Mondiali di nuoto sono nel vivo, il pubblico è bollente e sugli spalti c’è un settore tutto azzurro, tricolori in mano, che vuole spingere la sua Campionessa verso l’impresa.

La Divina si è messa in testa un numero da leggenda: presentarmi all’ultimo sui blocchetti di partenza, a sorpresa, sbucare nelle starting list della notte per poi graffiare in acqua, quando conta, senza pressione, senza aver preparato quella gara, in un anno semi-sabbatico, di scarico.

Federica Pellegrini non doveva gareggiare sui 200m stile libero, la sua gara, quella che l’ha fatta grande, che l’ha portata all’immensità, quella che le ha permesso di riscrivere la storia del nuoto azzurro, la specialità che l’ha consacrata, resa famosa, amata.

 

Il suo piede tatuato è sul blocchetto numero quattro, quello riservato al miglior tempo in semifinale. Da lì parte per risorgere e per riconsacrarsi ancora una volta. Lei è la Campionessa del Mondo in carica, lei è salita sul gradino più alto del podio a Roma 2009 e a Shanghai 2011. Lei, solo lei, magicamente lei, alla caccia di un tris monumentale.

Parte arrembante, decisa, giusto per sondare un po’ il terreno, per capire se può essere giornata di gloria. Nella sua testa macinano le sensazioni. Fuori non trapela niente. Anzi, si teme il peggio. Si teme un ko forse prevedibile ma che, inconsciamente, nessuno si aspettava.

Alla virata dei 150m, quando manca solo una vasca, Federica è quarta. Lontana dal podio. Distante dai sogni. Per le ragazze normali, non per i supereroi. Non per chi sta per spegnere le proprie venticinque candeline e di scene come queste ne ha viste da una vita.

La Pelle muta Pelle, si trasforma, diventa uno Squalo, infrange le onde, divora l’acqua, sorpassa le avversarie una a una, ha un altro passo: quello della numero uno.

Poco importa se quel giorno arriverà “solo” l’argento, poco cambia alla sua immensità se davanti a lei Missy Franklin si metteva in testa di fare uno show personale e di diventare la nuova reginetta.

Di Regina, in fondo ce n’è solo una. Sbucata fuori nel cuore della notte per riscaldare i nostri cuori. Sotto l’ombrellone, col caldo naturale della passione più sfrenata…

 

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