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MotoGP, Johann Zarco umilia il team ufficiale della Ducati. Podio per il francese, affondati Dovizioso e Petrucci

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Ducati, chi o quale sei? La domanda potrebbe avere dei risvolti amletici perché la Rossa di questo terzo round del Mondiale 2020 di MotoGP, a Brno (Repubblica Ceca), è all’insegna degli interrogativi, anzi quasi dei paradossi.

Una prova dai due volti frutto della prestazione quasi agli antipodi del francese Johann Zarco e delle due Ducati del team ufficiale di Andrea Dovizioso e di Danilo Petrucci. Pole position e terzo posto in gara, niente male per Monsieur Johann. E dire che se si pensa all’anno scorso, lui in Avintia Racing non voleva andarci, ritenendo che non fosse un grosso stimolo gareggiare solo per ammirare la bellezza delle “ombrelline” delle ultime file. Un messaggio non proprio delicato del transalpino che ormai fa parte del passato perché a Brno, su di un tracciato dove la gestione delle mescole e la loro conservazione sono fondamentali, ha fatto vedere di saperci fare. Il suo stile di pura scorrevolezza si è ben fuso con una GP19 performante e ben settata.

In questa domenica, il lato oscuro della forza in Ducati ha il volto di Dovizioso e Petrucci, mestamente 11° e 12°, distanziati circa 12″ dal compagno di marca (dotato di una moto meno evoluta). Come spiegare questa debacle? Non facile, ma forse un indizio c’è ed ha un nome: Michelin. Sì, perché se il francese in Avintia Racing ha trovato la strada, i due alfieri del Bel Paese sono letteralmente naufragati in un fine settimana che avrebbe dovuto offrire ben altro. Ricordiamo, infatti, che l’anno scorso il “Dovi” giunse secondo e nel 2018 colse il successo. Un passo indietro così importante è anomalo ed è da analizzare, in vista del fine settimana a Spielberg (Austria), dove teoricamente la Ducati dovrebbe farla da padrona per le caratteristiche del circuito austriaco.

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Forse, a Borgo Panigale, sono anche un po’ tesi per la situazione contrattuale non ancora del tutto chiara riguardante Dovizioso e probabilmente questo non conferisce neanche la dovuta tranquillità a un pilota che, giunto nelle ultime tre stagioni secondo in campionato, si sente messo in discussione.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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