MotoGP
MotoGP, i progressi costanti di Valentino Rossi. Nuovo assetto Yamaha, il nodo resta la qualifica
Si è chiuso con un quinto posto agrodolce il fine settimana di Brno per Valentino Rossi, protagonista di una bella rimonta che lo ha portato abbastanza vicino al podio dopo una pessima qualifica ed una partenza negativa in gara. Il 41enne di Tavullia ha confermato in Repubblica Ceca i progressi messi in mostra nel secondo round di Jerez de la Frontera grazie ad un nuovo assetto della sua M1 ufficiale, che gli ha consentito di ritrovare un ottimo feeling specialmente in fase di frenata come si è potuto ammirare specialmente in Andalusia nel duello con il compagno di squadra Maverick Vinales.
Sulla pista di Brno il “Dottore” ha messo in evidenza un ritmo davvero competitivo anche sulla lunga distanza (a differenza del GP d’Andalusia) rispetto a tutti gli altri piloti Yamaha, centrando un buon piazzamento nella top 5 e arrivando ad un paio di secondi dalla piazza d’onore di Franco Morbidelli nonostante un avvio di Gran Premio diametralmente opposto a quello del romano. Rossi ha infatti pagato a caro prezzo il suo decimo posto in qualifica, maturato a causa di una cattiva scelta strategica per quanto riguarda la gomma anteriore da montare nel time-attack, oltre ad uno scatto non esaltante al via che lo ha costretto a cominciare il suo recupero addirittura dalla dodicesima posizione. Nei primi tre giri, in cui si è portato in nona piazza a ridosso di Vinales dopo aver sgomitato nel traffico a centro gruppo, il leggendario n.46 ha accumulato ben 4″ dalla testa della gara abbandonando di fatto ogni chance di conquistare il secondo podio consecutivo dopo l’incoraggiante terzo posto di Jerez in gara-2.
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Il marchigiano classe 1979 sembra aver trovato (almeno sul tracciato ceco) la quadra anche nella gestione del degrado della gomma posteriore, come dimostra l’ultimo scorcio della gara di ieri (in cui è stato costantemente uno dei più veloci in pista), perciò a questo punto il prossimo obiettivo deve essere quello di migliorare la qualifica. Quest’anno Rossi ha già fatto vedere alcuni sprazzi importanti sul giro secco soprattutto al mattino e con temperature non roventi, mentre ha quasi sempre (tranne il quarto tempo al GP d’Andalusia) faticato a mettere insieme un time-attack di spessore nel momento decisivo del Q2. Il prossimo passo per provare a puntare al podio con buona costanza è proprio quello di partire sempre nelle prime due-tre file, in modo da non perdere tempo prezioso nel traffico impostando di conseguenza il suo ritmo senza dover stressare gli pneumatici nel tentativo di sopravanzare altri piloti più lenti.
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erik.nicolaysen@oasport.it
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Foto: Shutterstock