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F1, GP Spagna 2020: al Montmelò vedremo le mescole più dure, la Mercedes tornerà a dominare?

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Il Gran Premio del 70° Anniversario della Formula Uno che si è disputato domenica sul circuito di Silverstone ha messo in mostra con particolare evidenza quello che, probabilmente, è l’unico vero e reale difetto della formidabile Mercedes edizione 2020: il comportamento delle gomme alle più alte temperature. Suona strano parlare di una condizione climatica simile per la campagna inglese, ma i 30° che abbiamo trovato nel Northamptonshire in tutti e tre i giorni, hanno messo in seria difficoltà le W11 che, fino a sabato, apparivano come missili inarrestabili pronti a cannibalizzare ogni prova della stagione.

Una situazione che è andata a ribaltarsi dal sabato alla domenica e ha premiato Max Verstappen e la Red Bull che hanno sfruttato al meglio una perfetta gestione delle gomme e una strategia che ha visto l’olandese partire con le gomme hard, prendendosi un notevole rischio nel corso della Q2. Sarà così anche nel corso del prossimo weekend di Barcellona? Il Gran Premio di Spagna sarà un nuovo banco di prova severo per Lewis Hamilton e Valtteri Bottas?

Andiamo ad analizzare la situazione nel dettaglio. Il circuito del Montmelò presenta una lunghezza di 4.655 metri, con 66 giri previsti per un totale di 307,104 chilometri totali. Il livello di stress degli pneumatici è, secondo Pirelli, di 4 su una scala da 1 a 5, con 4 anche a livello di spinta laterale e sempre 4 in fatto di down-force. In poche parole ci attende un’altra pista che metterà in serie difficoltà gli pneumatici dato che il lay-out presenta diverse curve da appoggio e frenate importanti.

Proprio per questo motivo, quindi, la casa milanese ha deciso di portare in Catalogna le mescole più dure della propria gamma, ovvero C1, C2 e C3. La C3, per esempio, era la hard di domenica a Silverstone. Un sospiro di sollievo non da poco per la Mercedes che, quindi, nonostante le alte temperature (alte, non torride secondo le previsioni meteo) non dovrebbe soffrire in maniera così drammatica a livello di gomme. Nell’ultimo weekend erano sufficienti 3-4 giri per vedere già la formazione del temutissimo blistering anche sulle gomme posteriori delle W11, un campanello d’allarme davvero incredibile.

Max Verstappen sa che avrà ancora la possibilità di essere protagonista nel Gran Premio di Spagna, ma questa volta le Frecce nere avranno maggiori chance di opporsi. Dopotutto nel corso dei test pre-stagionali sullo stesso circuito spagnolo (anche se le temperature erano ovviamente molto più basse) Hamilton e Bottas erano stati in grado di completare simulazioni di passo gara letteralmente impressionanti, con i due piloti che riuscivano a completare la quasi totalità della distanza del Gran Premio con un solo set di gomme. 

Si annuncia, quindi, una gara aperta ma non “dominata” dal consumo gomme in quel di Barcellona. Se, invece, le temperature dovessero andare a superare in maniera concreta quota 30°, le carte potrebbero essere nuovamente mescolate. La Mercedes incrocia le dita. La Red Bull spera. La Ferrari rimane vigile, dopo aver dimostrato un ottimo comportamento con gli pneumatici a Silverstone, nonostante un assetto completamente scarico che, in teoria, avrebbe dovuto mettere in crisi le coperture. Chi la spunterà, dunque, al Montmelò?

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Foto: Lapresse

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