Giro del Delfinato 2020: Wout van Aert vince con facilità, tappa e maglia per il belga

Si è aperta con una frazione senza un metro di pianura l’edizione numero 72 del Giro del Delfinato. La corsa transalpina, che fa da perfetto antipasto verso la Grande Boucle, è partita con la prima tappa di 218,5 chilometri da Clermont-Ferrand  a Saint-Christo-en-Jarez. A trionfare è il solito Wout van Aert: il belga della Jumbo-Visma sta lasciando solamente le briciole agli avversari e, dopo essersi imposto alla Strade Bianche e alla Milano-Sanremo, timbra il cartellino anche in Francia. Maglia di leader anche per lui.

Cinque uomini all’attacco sin dalle fasi di gara: Brent van Moer (Lotto Soudal), Niccolò Bonifazio (Total Direct Energie), Michael Schär (CCC Team), Quinten Hermans (Circus-Wanty Gobert) e Tom-Jelte Slagter (B&B Hotels-Vital Concept). La fuga però a mano a mano è andata a perdere pezzi: sia Bonifazio, che si è arreso dopo il secondo GPM, che Hermans e van Moer, che sono caduti, sono stati costretti al ritiro. Slagter e Schär hanno proseguito in coppia, fino a 50 km dall’arrivo, quando l’elvetico ha provato ad andare via in solitaria.

Successivamente dal gruppo si sono mossi in tre: Cavagna, Kragh Andersen e soprattutto Pacher, che con un super attacco ha raggiunto il fuggitivo della prima ora, salvo poi finire a terra in discesa. Il gruppo però non ha lasciato spazio, con la Jumbo-Visma attentissima in testa e pronta a chiudere su ogni scatto. Il plotone compatto è andato a giocarsi il successo nell’ultimo strappo.

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Primoz Roglic e Tom Dumoulin si sono mossi nell’ultima salita, ma tutto il lavoro della compagine olandese è stato messo in atto per portare avanti Wout van Aert in vista dei 200 metri finali: sul muro conclusivo il belga ha dominato incontrastato, battendo Daryl Impey (Mitchelton-SCOTT) ed Egan Bernal (Team INEOS). Nella top-5 di lusso anche Alejandro Valverde (Movistar) e Tadej Pogacar (UAE Emirates).

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse