Ciclismo
Giro di Lombardia 2020: Jakob Fuglsang, il meglio della carriera dai 34 anni. Una nuova Monumento dopo la Liegi
Jakob Fuglsang continua a sorprendere. Il 35enne danese, re della Liegi-Bastogne-Liegi 2019, oggi ha impreziosito ulteriormente il suo palmares conquistando il Giro di Lombardia 2020. Un successo figlio anche delle circostanze, dalla caduta di Evenepoel ai tanti forfait dei campioni che hanno preferito presentarsi al Giro del Delfinato, ma che, comunque, eleva ulteriormente l’alfiere dell’Astana.
E dire che per anni Fuglsang appariva come un incompiuto. Il danese, infatti, era un prospetto molto quotato già in giovanissima età. Tra il 2008 e il 2010 vinse tre Giri di Danimarca consecutivi e sempre nel 2010 arrivò al quarto posto al Giro di Lombardia. Sembrava, già al tempo, avviato verso una grande carriera, ma, in seguito, ebbe diverse battute a vuoto. Nel 2011 lasciò la Saxo Bank per seguire i fratelli Schleck al team Leopard. La stagione iniziò bene, fu quarto sia all’Amstel Gold Race che al Giro di Svizzera, ma al Tour de France non fu in grado di dare l’aiuto sperato ai fratelli Schleck e alla Vuelta mancò per poco la top-10, nonostante una concorrenza non irresistibile, finendo anche alle spalle del compagno Monfort.
Il 2012 fu per lui una stagione complicata, anche a causa dei problemi con Johan Bruyneel, il quale era diventato il suo team manager dopo la fusione tra la Leopard e la Radioshack. Vinse Giro del Lussemburgo e Giro d’Austria, ma nelle grandi gare non fu protagonista. Nel 2013 passò in Astana e conquistò la sua unica top-10 in un grande giro, un settimo posto al Tour de France. L’anno successivo, però, entrò a far parte del gruppo dei fedelissimi di Vincenzo Nibali e si trovò sovente a fare da gregario allo Squalo dello Stretto.
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Jakob dovette aspettare l’addio del messinese, nel 2017, per fiorire definitivamente. In quella stagione conquistò due tappe e la classifica generale del Giro del Delfinato, mentre al Tour de France fu protagonista finché la sfortuna non lo costrinse al ritiro. Il 2018 fu ricco di bei piazzamenti tra brevi corse a tappe e gare in linea, ma è stato il 2019 a consacrare definitivamente Fuglsang. Ora, che ha vinto anche il Giro di Lombardia, resta un ultimo grande risultato da agguantare per il danese: arrivare sul podio di un grande giro.
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: Lapresse