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Giro di Vallonia 2020, Florian Sénéchal attacca l’organizzazione: “Oggi cartellino rosso per loro, strade troppo pericolose”

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Il tema della sicurezza nel mondo del ciclismo è un argomento molto caldo in queste settimane, in particolare dopo quanto successo a Fabio Jakobsen, che ha rischiato di perdere la vita nel corso della volata della prima tappa del Giro di Polonia. Sono tanti i corridori che hanno alzato la voce chiedendo una maggiore sicurezza, ma il loro grido sembra essere rimasto inascoltato. Anche oggi, nella frazione inaugurale del Giro di Vallonia, non sono mancate le proteste per le condizioni delle strade.

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A prendere la parola in tal senso è stato Florian Sénéchal, quinto nella volata odierna, che si è lamentato per la pericolosità del circuito finale e, più in generale, delle strade che sono state teatro della prima tappa, nella quale si sono verificate numerose cadute, tra cui quelle di Greg Van Avermaet e Giacomo Nizzolo. Il francese della Deceuninck-QuickStep ha pubblicato un tweet polemico al termine della corsa: “Oggi cartellino rosso per l’organizzazione del Giro di Vallonia. Circuito troppo pericoloso per una volata finale, strade in pessime condizioni, troppe insidie a bordo strada. Si reagisce sempre quando c’è una morte o un incidente grave. Rendere le corse sicure per i corridori non è una priorità?”.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: Sigrid Eggers | Deceuninck – Quick-Step Cycling Team

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