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F1, SF1000 abbandonata al suo destino: inutile spendere soldi. Ferrari punta tutto sul 2022, come si sta lavorando?

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Probabilmente il Gran Premio del Belgio 2020 ha rappresentato il colpo di grazia al progetto SF1000. Se fino a questo momento vi era qualche speranza di migliorare una situazione difficile, la pista di Spa-Francorchamps ha fatto capire come l’attuale monoposto sia un disastro totale. Ammesso che si possa fare, neppure rivoltarla come un calzino permetterebbe di ricavarne qualcosa di buono. Il fatto sportivamente drammatico è che in Ferrari si andrà avanti così ancora a lungo, perché tra le conseguenze generate dalla pandemia di Covid-19 c’è quella di prolungare la vita degli attuali modelli, che dovranno essere utilizzati anche nel 2021! Certo, si potranno apportare modifiche ed evoluzioni, ma la base rimarrà la medesima. Alla luce delle fondamenta del progetto Ferrari, è evidente come sarebbe un miracolo riuscire a issare questa monoposto a un livello vicino almeno a quello della Red Bull. Dunque, tanto vale ridurre al minimo gli sforzi in vista del prossimo anno e concentrare tutte le attenzioni sul 2022, quando la Formula Uno sarà interessata da una rivoluzione regolamentare. Quali sono le contromisure che il Cavallino Rampante sta studiando nella prospettiva dell’annata in cui si verificherà il fatidico stravolgimento?

Al momento la speranza è che a Maranello non si stia lavorando affatto, perché se quello che lo staff tecnico ha partorito è la SF1000, allora è meglio non muovere un dito. Infatti è evidente come le disgrazie attuali non siano solo figlie del depotenziamento della power unit, ma anche di qualcosa andato dannatamente storto nel Reparto Corse delle Rosse. Peraltro, il fatto che si fatichi a risollevare le sorti della corrente vettura, lascia intendere come la crisi sia davvero molto acuta e profonda. Le varie novità, vedi nuovi alettoni, nuovi musi, scatole del cambio più robuste, nuovi pacchetti aerodinamici, non hanno portato da nessuna parte, indice di come la Ferrari sia completamente alla deriva. Francamente, è difficile avere fiducia nell’attuale Reparto Corse anche in ottica futura. Non a caso, in seno al Cavallino Rampante il problema è stato percepito ed è ormai conclamato come la prima mossa in prospettiva 2022 sia quella di rafforzare lo staff.

Da diversi giorni si vocifera apertamente di una prossima “campagna acquisti” da effettuare sul fronte tecnico, allo scopo di portare a Maranello nuove menti, che possano proporre idee diverse rispetto a quelle attuali, in maniera tale da risollevare le sorti della Scuderia in uno dei momenti più complicati della sua storia. Intendiamoci, in passato è già capitato più volte di vedere la Ferrari in crisi nera e spesso il Cavallino Rampante ha saputo rialzarsi proprio ristrutturando lo staff. Al riguardo, va sottolineato come l’organigramma attuale sia assolutamente provvisorio, poiché spulciando il sito del team si comprende come vi sia una sorta di “direttorio” a tenere le redini dello sviluppo. Una situazione chiaramente transitoria, in attesa di una nuova figura che possa prendere in mano la situazione.

Si cerca, dunque, un nuovo timoniere coadiuvato da dei collaboratori in grado di dare una sferzata alle Rosse, risollevandole dai bassifondi della classifica. La rivoluzione regolamentare del 2022 è un’occasione troppo ghiotta per essere persa. Dunque la speranza è che in Ferrari ci si muova con decisione sul piano tecnico e organizzativo, in maniera tale da trovare ingegneri e manager capaci di riparare un giocattolo vincente andato in mille pezzi e del quale, come se non bastasse, sembra essersi perso il libretto di istruzioni per capire com’era fatto in precedenza.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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