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Nuoto, Alberto Razzetti: “Andare alle Olimpiadi di Tokyo è il mio sogno, voglio continuare a migliorarmi”

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Vincere aiuta a vincere e migliorare aiuta a migliorare. Alberto Razzetti, nativo di Lavagna (Genova), è entrato a far parte del club di chi un titolo italiano può vantarlo in bacheca e, giocando un po’ con il suo luogo d’origine, ha portato a scuola tutti nei 200 misti del Trofeo Settecolli 2020. Il ligure, nella vasca più bella del mondo, si è superato sbriciolando i propri personali nei 200 farfalla (1’56″51) e nei 200 misti (1’58″09), mandando in soffitta in quest’ultimo caso un record italiano storico nell’alternarsi degli stili. Un “delitto perfetto” perché compiuto nella stessa piscina dove undici anni prima Alessio Boggiatto seppe siglare 1’58″33 nei Mondiali 2009 a Roma.

Una nuova pagina di sport è stata scritta e per Alberto c’è il desiderio di continuare la propria ascesa: “Le gare che ho fatto al Trofeo Settecolli mi danno fiducia. Sono sorpreso dal tempo dei 200 misti perché non mi aspettavo un miglioramento così sensibile (più di un secondo tolto al proprio personale ndr.). Tuttavia, già quello che avevo fatto nei 200 farfalla mi aveva fatto capire che la condizione per far bene c’era“, ha raccontato Razzetti nell’intervista concessa a OA Sport, in collaborazione con Sport2U, nella puntata di Swim2U condotta da Enrico Spada e da Giandomenico Tiseo.

Una tappa di transito quella romana per il giovane, classe ’99. Nei suoi occhi c’è la soddisfazione del miglioramento, ma non certo l’appagamento. “Devo ancora migliorare a dorso e ho ancora tanti margini. Sono convinto che continuando a lavorare come sto facendo potrò continuare a crescere“, ha rivelato il nuotatore azzurro. E dunque l’obiettivo principale qual è? “Senza dubbio qualificarsi alle Olimpiadi di Tokyo. Con il tempo che ho fatto a Roma avrei centrato il target, considerando i tempi limite degli Assoluti di marzo che purtroppo non si sono potuti disputare. Da parte mia, non posso fare altro che spingere al massimo e poi vedremo“.

Una gara, quella dei 200 misti, che ha perso un po’ i dominatori di un tempo ed è probabilmente più aperta ai colpi di mano: “Sicuramente non ci sono grandi campioni del passato, ma il livello resta molto alto. Io so che se voglio giocarmi qualcosa di importante, devo ancora migliorare tanti aspetti e l’unico modo che conosco è quello di continuare a lavorare bene in allenamento. Essere entrato a far parte di un gruppo competitivo come quello della Nazionale mi aiuta tantissimo, perché la competizione interna inevitabilmente ti spinge a dare sempre quel qualcosa in più“.

Concorrenza interna che potrebbe essere rappresentata dal classe 2001 Thomas Ceccon, autore di una prova dai due volti a Roma nei 200 misti (straordinario nei primi 100 metri e in grande difficoltà nella seconda parte): “Lui è un atleta molto forte, lo conosco da tempo perché siamo stati insieme nelle selezioni giovanili. Credo abbia forzato un po’ troppo nella prima parte. Tuttavia io credo che avere un nuotatore delle sue qualità sia da stimolo anche per me perché è una grande motivazione per continuare ad andare forte“.

VIDEO INTERVISTA AD ALBERTO RAZZETTI

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse 

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