Formula 1
F1, Luca Cordero di Montezemolo sulla Ferrari: “Tanti errori gestionali, uno dei più grandi lasciare andar via James Allison”
Le difficoltà della Ferrari sono uno dei temi del momento di questa stagione di F1 così travagliata e particolare. Alla vigilia del fine settimana di Monza la Rossa non è assolutamente nelle condizioni di poter replicare la vittoria dell’anno scorso con il monegasco Charles Leclerc, tenuto conto dei tanti problemi in Belgio, su un tracciato dove la potenza e l’efficienza aerodinamica sono importanti.
Purtroppo per i ferraristi i requisiti per il Tempio della velocità sono i medesimi e si prospetta per Leclerc e il tedesco Sebastian Vettel un weekend di sofferenza. La SF1000, infatti, si è rivelata una macchina scarsamente performante sia sotto il profilo meccanico che aerodinamico e probabilmente la stessa scuderia di Maranello, tenuto conto delle restrizioni regolamentari, ha scelto di concentrare le maggiori attenzioni nei confronti del progetto 2022, visto che l’anno prossimo la macchina sarà più o meno la stessa, fatta eccezione per un nuovo motore e gli accorgimenti aerodinamici.
A dire la sua è stato anche l’ex presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo che, ai microfoni di RTL, ha ammesso il proprio errore sull’aver sottovalutato il passaggio all’ibrido in F1, così favorevole alla Mercedes. Nello stesso tempo, il manager italiano ha evidenziato anche le pecche sul fronte gestionale della Rossa: “Abbiamo sottovalutato la complessità della nuova tipologia di motori. Qui in Italia non c’era la cultura dell’ibrido come in Germania. Ma le persone che hanno gestito la Ferrari successivamente non avevano né esperienza né competenza in F1: pensavano di vincere rapidamente con facilità. Uno degli sbagli più grandi è stato quello di lasciare andare James Allison. Parlo di lui, ma potrei fare altri nomi. Poi hanno commesso l’errore di spostare ottimi ingegneri dalla produzione di vetture stradali alla F1, ma sono necessarie competenze diverse”, le sottolineature di Montezemolo, che ha aggiunto un aspetto importante sulla forza lavoro di origine italiana: “Enzo mi ha sempre detto che se il miglior pilota vive in Guatemala, devi prenderlo, e lo stesso vale per gli ingegneri. Dobbiamo assumere le persone migliori per migliorare le prestazioni, e questi profili possono quindi aiutare i giovani talenti a crescere”.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: antonio novelli shutterstock