Tour de France 2020, la rinascita di Nairo Quintana. Pedalata brillante, il podio non è una chimera

Nairo Quintana è uno degli uomini più in forma al Tour de France 2020. Il colombiano sta rispondendo benissimo in salita e sta palesando un’eccellente condizione di forma, risultando uno dei ciclisti più pimpanti in questa prima fase della Grande Boucle. Il colombiano aveva dimostrato di poter contare su un’ottima gamba in occasione delle prime ascese su Alpi e Massiccio Centrale (dove complessivamente è successo ben poco), ieri era stato attentissimo ai ventagli e oggi ha sfoderato una prestazione di grandissimo spessore in occasione della prima giornata sui Pirenei.

L’ottava tappa presentava le esigenti asperità del Col de Bales e del Col du Peyresourde, Nairo Quintanta è stato uno dei più convincenti in assoluto: sempre davanti nel gruppetto dei migliori, in marcatura stretta su Primoz Roglic e decisamente più brillante rispetto alla maglia gialla Adam Yates e al grande favorito della vigilia Egan Bernal. L’alfiere della Arkéa-Samsic ha addirittura attaccato in discesa insieme allo sloveno, era davvero da tempo immemore che il già vincitore di Giro d’Italia e Vuelta di Spagna non si distingueva in questo particolare fondamentale: indubbiamente quanto fatto vedere è molto incoraggiante per il prossimo futuro.

Nairo Quintana, già due volte secondo al Tour de France, può seriamente puntare al podio finale di Parigi: festeggiare qualcosa di importante sui Campi Elisi non è più una chimera per il sudamericano, la cui pedalata continua a essere di grande sostanza. Dopo un paio di stagioni estremamente complicate alla Movistar, il ribattezzato Condor sembra essere rinato e ora punta in alto: che sia davvero questa la volta buona per vestirsi di giallo dopo un inseguimento durato tutta la vita? Il 30enne si trova a 13 secondi di distacco dal leader Adam Yates e a 10” da Roglic, ha lo stesso tempo di Bernal e sembra non avere più limiti, anche se la sua squadra è debole rispetto alle corazzate Jumbo-Visma e Ineos Grenadiers.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse