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US Open 2020: Medvedev e Thiem rulli compressori, Serena Williams raggiunge quota 39 e sarà super sfida contro Azarenka

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Signore e signori ci si avvicina alla stretta finale. Gli US Open sono prossimi agli atti conclusivi dei singolari e nel tabellone maschile e femminile si è definito il quadro dei semifinalisti che si giocheranno, quindi, l’accesso alle finali.

Tra gli uomini, tutto come da copione. Sì perché il russo Daniil Medvedev e l’austriaco Dominic Thiem hanno rispetto i pronostici, superando in tre set rispettivamente l’altro russo Andrey Rublev (giustiziere di Matteo Berrettini negli ottavi di finale) e l’australiano Alex de Minaur. Nel derby tutto russo, quindi, ha prevalso la maggior solidità di Medvedev che, forte di un rendimento eccellente al servizio (16 ace), ha piegato le mire del connazionale. Bravissimo il nativo di Mosca a ribaltare il punteggio nel tie-break del primo set, mettendo sui binari a lui più favorevoli il match, vinto sullo score di 7-6 (6) 6-3 7-6 (5). A dimostrazione della prova strepitosa di Medvedev da fondo, vanno aggiunti al “pacchetto” i 50 vincenti, cosa proprio di non poco conto.

Ha risposto presente, come detto, Thiem che nell’ultimo quarto ha dominato la scena contro il povero de Minaur (n.28 del mondo). 6-1 6-2 6-4 il punteggio finale di una partita mai in discussione che ha visto imporsi il giocatore più potente e abituato a calcare certi palcoscenici. L’austriaco, infatti, ha sfruttato al meglio le sue occasioni, archiviando la pratica in poco più di due ore di gioco e gestendo alla perfezione le proprie energie. Ed ecco che i due si ritroveranno nel penultimo atto, in quello che si preannuncia un match dal sapore di finale anticipata per quanto messo in mostra. 

Nel settore femminile, Serena Williams non vuol proprio saperne di fermarsi. Ogni volta che la si vede arrivare al terzo set si pensa che non possa farcela, l’accumulo di fatica e le difficoltà negli spostamenti laterali. Niente di tutto questo. Nella sfida tra mamme, l’americana ha superato la bravissima bulgara Tsvetana Pironkova (4-6 6-3 6-2)  con grinta e determinazione, regalandosi la semifinale n.39 di un turno del Grande Slam. 39 saranno anche le primavere il 26 settembre, un numero dunque ricorrente per Williams. Penultimi atti disputati, dunque, in 38 circostanze nei Major e di cui senza dubbio una non ha un bellissimo ricordo, ovvero la semifinale del 2015 proprio agli US Open contro Roberta Vinci, a sorpresa vittoriosa in quel caso. Guardando ai numeri, Serena si è imposta in 356 partite a livello Slam, 106 delle quali qui allo US Open: di queste ben 101 le ha vinto sull’Arthur Ashe, ed è chiaramente l’unica giocatrice (ambosessi) ad averne vinte così tante nello stadio più grande del pianeta. Il più vicino a lei è lo svizzero Roger Federer, fermo a 77 successi sul campo intitolato all’ex tennista statunitense.

A sbarrarle la strada della finale, però, ci sarà un’altra mamma tornata su livelli incredibili. Ci si riferisce a Victoria Azarenka semplicemente strepitosa contro la belga Elise Mertens. La bielorussa, attuale n.27 del mondo, ha rifilato un netto 6-1 6-0 alla malcapitata Elise, costretta a cedere in appena 1 ora e 14 minuti di partita. 21 winners, 11 errori non forzati, 3 ace, il 61% dei punti vinti al servizio e il 66% in risposta sono alcuni dei numeri di una sfida nella quale Azarenka ha mandato un chiaro segnale all’americana.

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Foto: LaPresse

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