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Nuoto
Nuoto, Ilaria Bianchi: “Voglio essere alle Olimpiadi di Tokyo e centrare una finale. Continuerò a gareggiare anche dopo i Giochi”
Ilaria Bianchi è pronta per lanciare la sua sfida: le Olimpiadi di Tokyo nel 2021 sono il traguardo da raggiungere e l’azzurra farà di tutto per esserci. Lei, a 30 anni, di motivazioni ne ha ancora molte, soprattutto per dimostrare a se stessa e agli altri di avere delle cartucce da sparare. E’ passato un po’ di tempo dal quinto posto della finale dei 100 farfalla a Londra 2012, ma la voglia di nuotare è sempre la stessa.
Del resto, il suo palmares è importante, ricordando 1 oro e 1 bronzo ai Mondiali in vasca corta, i 2 argenti e i 2 bronzi continentali in lunga, per non parlare dalle sei medaglie (1 oro, 3 argenti e 2 bronzi) nella piscina da 25 metri per gli Europei. Un’atleta quindi che ha voglia di scrivere pagine importanti nella sua storia natatoria in un gruppo italiano sempre più forte e consapevole dei propri mezzi.
Ilaria, da questo punto di vista, si è un po’ raccontata ai microfoni di OA Sport (in collaborazione con Sport2U), nel corso dell’ultima puntata di Swim2U condotta da Enrico Spada e da Giandomenico Tiseo. La classe 1990 nativa di Castel San Pietro Terme ha prima sottolineato cosa voglia dire allenarsi in una disciplina così stressante dal punto di vista fisico e mentale, sostenendo comunque che alla sua età gli stimoli per essere la migliore ci siano ancor di più: “Non è facile mantenere un certo standard in allenamento e in gara. La motivazione per me però non è cambiata, perché credo che a 30 anni ne hai di più per dimostrare alle giovani di esserci sempre“.
L’azzurra, che sogna la quarta partecipazione alle Olimpiadi, ha vissuto tante spedizioni, ricordando il 2008 a Pechino e le differenze non sono poche: “Io ho vissuto due o tre generazioni, nel 2008 avevo in squadra atleti del calibro di Massimiliano Rosolino ed Emiliano Brembilla. Ora è tutto diverso, i giovani sono differenti perché il mondo stesso è cambiato, basti pensare alla presenza dei social. In questo senso, è cambiato il modo di vedere la Nazionale, siamo cresciuti come movimento sulla spinta anche di giovani ambiziosi che approcciano in maniera più convinta la gara. Questo ha creato nel nostro gruppo, quindi, la convinzione di potercela fare“.
Bianchi si è lasciata andare ad alcune rivelazioni in prospettiva Cinque Cerchi: “Per Tokyo penso ai 100 farfalla, ma mi tengo aperta la porta dei 200 metri. La mia voglia di nuotare è tale che credo continuerò anche dopo. In quest’ottica, la presenza in squadra di Elena Di Liddo mi spinge sempre a tirare quel qualcosa in più nei 100 delfino, anche perché ci siamo attestate su uno standard alto a livello internazionale, anche se lei sicuramente ha fatto meglio di me (detentrice del record italiano di 57″04 ndr.)“.
Dunque, per pensare a Tokyo, si dovrà passare necessariamente per gli Assoluti che qualificheranno alla competizione olimpica: “Mi preparerò per i Primaverili perché a dicembre credo sia molto difficile ottenere il pass con i limiti imposti dalla FIN. Mi piacerebbe essere nuovamente in una finale olimpica e credo che nei 100 farfalla per farlo servirà avvicinare il primato italiano“.
LA VIDEO INTERVISTA A ILARIA BIANCHI
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse