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Nuoto
Nuoto, Domenico Fioravanti e il ricordo del magico oro olimpico di Sydney a 20 anni di distanza
17 settembre 2000 e quell’urlo. Domenico Fioravanti 20 anni fa scosse le corde vocali e la vasca di Sydney in quella Olimpiade che definire rara per il nuoto italiano è poco. Fu unica, nei fatti e nella sostanza, e indubbiamente l’atleta allenato da Alberto Castegnetti fu tra i cavalieri delle acque. Spettò a Domenico spezzare la maledizione dell’oro olimpico di questa specialità, cosa che mai nessuno degli azzurri infatti aveva ottenuto.
In quella finale dei 100 rana la tensione era molta e Fioravanti aveva gestito i turni con grande attenzione, conservando le energie che servivano per l’atto conclusivo. I favoriti veri dovevano essere altri: l’americano Ed Moses e il primatista mondiale della distanza Roman Sloudnov. Invece, fu Fioravanti, con quell’effetto scivolo unico a fare la differenza e a toccare con il crono di 1’00″46, precedendo lo statunitense (1’00″73) e il russo (1’00″91).
E dire che Domenico a quelle Olimpiadi non voleva andarci perché i tempi prima della competizione a Cinque Cerchi non erano stati entusiasmanti. Fu Castagnetti, mentore di tanti campioni del nostro nuoto tra cui Federica Pellegrini, a convincerlo. Non si sbagliò Alberto che, lasciandosi andare a qualche lacrima, poté godersi il suo allievo spezzare l’incantesimo e pochi giorni dopo concedere il bis nei 200 rana, con il bronzo di Davide Rummolo. Ebbene sì, come seppe descrivere un altro Fioravanti (Sandro), Giochi che non sembravano finire mai.
IL VIDEO DEL SUCCESSO DI DOMENICO FIORAVANTI DELLE OLIMPIADI DI SYDNEY 2020
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse