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MotoGP
MotoGP, Joan Mir: “Non mi sento un competitor per il titolo. Per vincere il Mondiale devo migliorare in qualifica”
Joan Mir è uno degli uomini del momento della MotoGP. Dopo un inizio di stagione difficile, il ventitreenne spagnolo ha inanellato una sequenza di quattro piazzamenti nella prime quattro posizioni, potendo peraltro recriminare per l’andamento del GP di Stiria, dove la bandiera rossa lo ha privato di una vittoria davvero vicinissima. I due podi di Misano hanno permesso al maiorchino di diventare un serio pretendente al titolo mondiale, in quanto si è portato a soli 4 punti da Andrea Dovizioso e a 3 dal tandem Maverick Viñales-Fabio Quartararo. Secondo una certa scuola di pensiero, Mir sarebbe addirittura il favorito per la conquista dell’iride, poiché la Suzuki è la moto che meglio si adatta ai nuovi pneumatici Michelin e sembra non avere punti deboli. Ecco quanto dichiarato dall’iberico, per la prima volta considerato un contender per il successo assoluto, durante la conferenza stampa del Gran Premio di Catalogna.
“Penso che questa stagione sia molto strana perché è fondamentale restare sempre concentrati al 100%. Tutti noi sapevamo in partenza che sarebbe stato così, eppure per una ragione o per un’altra nessuno di noi è ancora riuscito a essere costante. Per quanto ci riguarda, è anche vero che nelle ultime quattro gare abbiamo trovato la solidità che cercavamo. Quindi sarà importante proseguire su questa strada anche nei prossimi GP e penso che Barcellona sia un’occasione ghiotta per ottenere un altro risultato pesante e magari salire sul podio”.
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“A Misano nell’ultima gara sono stato in grado di studiare da vicino sia Quartararo che Pol Espargarò, perché eravamo tutti molto vicini a livello di passo gara. In questo modo sono riuscito a capire quali sono i pregi e i difetti di ognuno. A me sembra che la Yamaha sia molto simile alla Suzuki. Invece la Ktm è diversa, aveva punti di frenata molto differenti rispetto ai nostri e mi sembra più simile alla Ducati. In ogni caso penso che il nostro pacchetto sia ottimo, è molto equilibrato, anche se in alcuni punti dobbiamo ancora migliorare. Questo però è un discorso che vale per tutti e non solo per noi”.
“La chiave per vincere il Mondiale? Sarà fondamentale essere costanti e cercare di salire sul podio in tutte le gare. Per quanto mi riguarda il mio punto debole è la qualifica, quello va migliorato. Sinceramente non sento un di essere un competitor per il titolo, perché non ho ancora vinto gare! Spero quindi di cominciare a vincere un paio di GP, dopodiché possiamo parlare del campionato. Di certo sono stato molto costante ad alto livello, ma la vittoria mi manca. Inoltre non mi aspettavo di poter essere in lotta per il Mondiale. Se davvero voglio lottare per il titolo, allora dovrò cercare di incominciare in prima e in seconda fila, non in quarta come a Misano”.
“Come ha detto Maverick è importante avere un academy in cui allenarsi ad altissimo livello con altri piloti, perché questo permette di alzare il livello di tutti. A volte ci alleniamo assieme a Maverick e Tito, diciamo che abbiamo la nostra academy ufficiosa e comunque sia i risultati non sono niente male!”
“Come sarà il prossimo calendario? Non lo sappiamo ancora, è importante essere preparati ad ogni eventualità. A me piacerebbe avere il solito calendario, non come quest’anno. Preferisco viaggiare, avere quanti più circuiti e Paesi possibili. Comunque le cose stanno così e c’è poco da fare”.
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Foto: La Presse