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Roland Garros 2020, il coach di Martina Trevisan: “Era tanto tempo che aspettava questo momento”

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Tra pochi minuti scenderà in campo per gli ottavi di finale del Roland Garros Martina Trevisan, unica azzurra ancora in gara nel tabellone femminile. Al “Corriere dello Sport” ha parlato il suo coach, Matteo Catarsi, che ha descritto l’ascesa della sua allieva, ora ad un passo dall’entrare tra le prime 100 del mondo.

Così il tecnico: “Era tanto tempo che aspettava questo momento. In Australia si è qualificata, ha perso contro Sofia Kenin, che ha vinto il torneo, ma se l’è giocata. La sua esultanza la ripaga di tutto il lavoro, sta continuando tutti i giorni a seminare bene, e ora sta raccogliendo i frutti“.

Il segreto del successo: “Sono molto contento del suo atteggiamento, della tranquillità e della fiducia che mostra in campo. Sul piano tecnico può migliorare con il servizio, può essere ancora più sicura nel gioco di volo e nella gestione del punto quando mette i piedi in campo. Siamo vicini all’obiettivo che ci eravamo prefissati a inizio anno, entrare fra le prime 100 del mondo“.

Bella testimonianza dell’azzurra, invece, al “Corriere della Sera“, al quale ha confidato di aver sconfitto l’anoressia: “Detestavo le mie gambone da atleta, le odiavo. Dentro di me avevo un tarlo. Stavo male e non capivo perché. Soprattutto, avevo paura a dirlo. Sentivo di non essere più in grado di gestire quel che mi girava intorno. Le pressioni sul mio rendimento, i problemi in famiglia. A ripensarci ora, avrei dovuto fermarmi e scendere: forse non mi sarei ammalata. Ma andava tutto così veloce, e io ero una adolescente. Che all’improvviso si è sentita schiacciata da un peso enorme. Che non è andato via neanche quando ho deciso di smettere. Dopo un anno terribile in cui ero arrivata a pesare 46 chili, ho capito che dovevo chiedere aiuto. Credo sia questa la cosa più importante. Riconoscere di non farcela da sola. Ho avuto la fortuna di trovare una persona che mi ha sorretto ogni volta che pensavo di non farcela“.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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