MotoGP
MotoGP, GP Francia 2020: Ducati all’attacco a Le Mans, ma Quartararo resta favorito. Valentino Rossi chiamato ad una grande rimonta
Giornata potenzialmente determinante per gli equilibri del Mondiale MotoGP a Le Mans, sede del Gran Premio di Francia 2020. Il nono round stagionale della classe regina del Motomondiale potrebbe consentire a Fabio Quartararo un nuovo deciso tentativo di allungo in testa alla classifica generale del campionato, potendo contare sulla pole position (oltre ad un ritmo molto buono) e sulle grandi difficoltà del suo primo inseguitore Joan Mir, solamente 14° in griglia con la Suzuki. In ottica vittoria di tappa, il padrone di casa francese di Yamaha Petronas è favorito ma dovrà vedersela in primis con le Ducati ed in seconda battuta con le altre M1.
Per quanto visto sabato tra prove libere e qualifica, Quartararo sembra avere una marcia in più rispetto a tutto il resto della concorrenza specialmente sulla lunga distanza e quindi dovrebbe avere un discreto margine nei confronti dei suoi rivali più temibili. I principali antagonisti del pole-man, almeno nella prima metà di gara, potrebbero essere i vari piloti Ducati capaci di qualificarsi nelle prime tre file (Miller, Petrucci, Dovizioso, Bagnaia e Zarco) nel caso in cui riuscissero a scavalcare la Yamaha del nizzardo in fase di partenza sfruttando la maggiore potenza del motore di Borgo Panigale in accelerazione. Con le temperature invernali di questo weekend a Le Mans il consumo delle gomme sarà limitato e non dovrebbe condizionare l’andamento della gara (penalizzando dunque i piloti e le moto più gentili da questo punto di vista come Mir, Rins, Bagnaia, Dovizioso e Vinales).
Oltre alla pattuglia Ducati, sulla carta in lizza per il podio e magari anche per la vittoria, dovrebbero essere della partita nelle zone alte della graduatoria anche le altre Yamaha di Maverick Vinales (5°), Valentino Rossi (10°) e Franco Morbidelli (11°). Il passo gara evidenziato da questi tre centauri è decisamente competitivo, tuttavia sarà davvero molto complicato imporre un ritmo costante in mezzo al traffico di moto più lente in curva ma difficili da superare perché più veloci in rettilineo. Il Dottore, per esempio, dovrà provare ad inventarsi qualcosa in partenza recuperando qualche posizione prima di impostare una buona progressione nel corso della gara. Domenica completamente in salita per la Suzuki, con Joan Mir 14° e Alex Rins 16° costretti a rimontare furiosamente dalle retrovie per provare a limitare i danni in un fine settimana decisamente complicato.
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erik.nicolaysen@oasport.it
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Foto: Lapresse