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Rugby, Pro12: Zebre, il derby è vostro!

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In uno stadio XXV Aprile colmo di appassionati di rugby, circa 5200 spettatori, sono alla fine le Zebre di Cavinato a spuntarla per 14-12 sul Benetton Treviso, in un derby che ha regalato ottanta minuti davvero vibranti.
Una partita intesa ed equilibrata, ma anche condizionata fortemente dalla pioggia che nel corso di tutto il match è andata aumentando nelle sua portata andando spesso a influenzare le scelte dei giocatori in campo.

I protagonisti principali infatti sono stati i calciatori delle due formazioni, rispettivamente Orquera (Zebre) e Berquist  (Benetton), ma ridurre il match ad una semplice, quanto fondamentale, “Battaglia pedestre” sarebbe profondamente sbagliato.

Impossibile, nelle file dei vincitori, non citare il nome di Palazzani, autore della meta che soltanto dopo 11 minuti ha sbloccato il punteggio, dopo una rocambolesco errore di Nitoglia, o di Giazzon, votato come “Man of the match” e vero comandante di mischia e touche per i ragazzi della franchigia federale, vittoriosa oggi in modo meritato.

Finalmente i parmensi hanno mostrato di essere una squadra. Un insieme di giocatori che si aiutano, lottano e soffrono per rincorrere un obiettivo; anche quando si trovano a rincorrere nel punteggio, come è capitato al termine del primo parziale con il tabellone che recitava 5-9.
Sono usciti dagli spogliatoi per la seconda frazione di gara assai determinati, dapprima accorciando le distanze e poi superando in due riprese i veneti, mostrando oltretutto un grado di attenzione difensiva notevole concedendo ai rivali davvero pochissimo.

Per i bianco-verdi, invece, questo insuccesso ha il sapore amaro di qualcosa che sembra iniziare a non funzionare più come prima. Il fatturato offensivo si è ridotto ai soli quattro calci di Berquist e la proverbiale difesa collettiva, vero marchio di fabbrica trevigiano nelle scorse stagioni, è parsa meno solida del solito; investita dall’assenza, per tutto il secondo tempo, di Alessandro Zanni, vero leader di questo gruppo. L’indisciplina è andata via via aumentando e nel finale la forbice di distanza tra le due contendenti sarebbe potuta essere anche più ampia, se l’apertura italo-argentina delle Zebre avesse convertito tutti i calci piazzabili raccolti dal XV di Cavinato.

Resta comunque la gioia di aver osservato una partita, dove nessuno si è risparmiato, con una cornice di pubblico finalmente all’altezza.

michele.cassano@olimpiazzurra.com

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Foto: rugby1823.blogosfere.it

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