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Vuelta a España 2020: Ion Izagirre vince la sesta tappa, Roglic in crisi. Maglia Rossa a Richard Carapaz

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Ci doveva essere lo sconfinamento in Francia, con l’attesissimo Tourmalet. Cambio di programma obbligatorio però, causa restrizioni per il Covid-19, per la sesta tappa della Vuelta a España 2020: si è partiti da Biescas con arrivo a Aramon Formigal per un totale di 146,6 chilometri resi più duri dalla pioggia che ha colpito la corsa sin dal via. Ad imporsi al termine di una lunga fuga da lontano l’iberico Ion Izagirre (Astana), abile a staccare tutti i rivali nell’ascesa conclusiva. Da segnalare la sfida diretta tra gli uomini di classifica con un cambio al vertice: nuova Maglia Rossa Richard Carapaz.

Avvio come di consueto molto movimentato. Ad evadere è stato un drappello di ventitré uomini: Gorka Izagirre (Astana Pro Team), Mattia Cattaneo (Deceuninck-Quick Step), Sergio Henao (UAE-Emirates), Guillame Martin (Cofidis), Georg Zimmermann (CCC Team), Carlos Verona Quintanilla (Movistar), Rui Costa (UAE-Emirates), Julen Amezqueta (Caja Rural-Seguros), Rob Power (Team Sunweb), Michael Valgren (NTT Pro Cycling), Dylan Van Baarle (Ineos-Grenadiers), Michael Woods (EF Pro Cycling), Quentin Jaruegui (AG2R La Mondiale), Oscar Cabedo (Burgos-BH), Michael Storer (Team Sunweb), Victor Lafay, Pierre Luc Perichon (Cofidis), Jasha Sutterlin (Team Sunweb), Jonathan Hivert (Total Direct Energie), Remy Cavagna (Deceuninck-Quick Step, Magnus Cort Nielsen (EF Pro Cycling) e Jorge Arcas (Movistar).

La situazione non è cambiata neanche sui primi due GPM, l’Alto de Petralba ed il Puerto de Alto de Cotefablo, con i fuggitivi che si sono dati cambi regolari ed hanno gestito un margine stabile superiore ai 3′ sul plotone. Davanti ha provato ad avvantaggiarsi in discesa Gorka Izagirre (Astana), mentre dietro problemi meccanici per Roglic, che è rientrato in gruppo senza particolari patemi.

Il tutto si è andato a decidere sull’ascesa conclusiva. Gli uomini in avanscoperta si sono andati a raggruppare, poi a 3 chilometri dall’arrivo lo scatto dell’altro Izagirre, Ion, che ha staccato tutti i compagni di fuga. Super scalata per l’iberico che si è imposto davanti a Michael Woods (EF) e Rui Costa (UAE Emirates), con il nostro Mattia Cattaneo settimo. Nel frattempo nel gruppo principale un liberi tutti, con scatti e controscatti e la Jumbo-Visma che non ha saputo controllare il momento: lo scatto più importante quello di Richard Carapaz (Team INEOS Grenadiers) che è andato a strappare la Maglia Rossa ad un Primoz Roglic tutt’altro che brillante.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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