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F1, Mondiale 2020: Lewis Hamilton a quota 93 vede il titolo in Turchia, Mercedes già festeggia e Ferrari dignitosa in gara

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Lewis Hamilton vince ancora, Lewis Hamilton raggiunge quota 93 successi nei singoli GP. Il britannico dà seguito alla propria marcia trionfale anche a Imola e mette in scena una delle gare migliori della carriera. Sulla pista, teatro di tante imprese nella storia della F1 tra lacrime e sorrisi, Lewis un sigillo lo voleva porre per rendere omaggio a chi nel 1994 sul circuito del Santerno perse la vita, ma entrò nel mito (Ayrton Senna). Uno scatto al via incerto e una terza posizione sembravano precludergli il successo. Niente affatto, Hamilton in versione “Hammer-time” decide di rimanere in pista più degli altri, mettendo in fila una serie di giri super veloci. La fortuna, poi, gli dà sempre soddisfazioni (regime fulmineo della VSC) e il capolavoro è stato completato.

Per LH44 si tratta anche del nono successo stagionale e del 29° circuito su cui ha posto la sua bandierina. Sono anche 72 vittorie, le stesse che un certo Michael Schumacher ottenne con la Ferrari. A questi numeri, ne vanno aggiunti altri come il 162° podio in carriera, l’11° quest’anno e il 5° consecutivo. Una domenica di festa per la Mercedes visto che grazie al trionfo di Hamilton e al secondo posto del finlandese Valtteri Bottas (58ma doppietta nella loro storia e quinta quest’anno) è arrivato il settimo titolo iridato costruttori consecutivo e di fatto anche il settimo titolo piloti perché solo Bottas potrebbe impedire a Lewis di conquistare la corona. Un vero e proprio dominio in questa era dei motori ibridi per la Stella a tre punte che con il risultato all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari ha raggiunto quota 100 vittorie dal 2014, oltre ai 200 podi. A Brackley non hanno lasciato nulla al caso e tutti i tasselli del puzzle sono stati posti in maniera perfetta.

In questa situazione, Hamilton potrebbe dunque laurearsi campione già nella prossima gara in Turchia (quartultimo round del Mondiale 2020, previsto nel fine settimana del 13-15 novembre). Al britannico potrebbe bastare vincere la corsa, oppure arrivare secondo, con Bottas vincitore senza giro veloce, per portarsi a casa il Mondiale. Una condizione agiata, frutto dell’eccezionale connubio con la W11.

E la Ferrari? Si potrebbe pensare a un passo indietro, visto il quinto posto di Charles Leclerc e legandolo al quarto in Portogallo. In realtà, su una pista che probabilmente si addice meno alla SF1000, in gara la Rossa ha messo in mostra una velocità “dignitosa”, simile e a tratti migliore di quella del terzo classificato della gara imolese, ovvero l’australiano della Renault Daniel Ricciardo. Una conferma di ciò sarebbe arrivata anche dalla prestazione del tedesco Sebastian Vettel, autore di un ottimo stint con le gomme medie, ma svantaggiato sia da un time-attack negativo che da un pit-stop letargico. Conclusione? 13° posto finale e tanti rimpianti perché la zona punti poteva essere un obiettivo concreto, senza nulla togliere alle due Alfa Romeo del finlandese Kimi Raikkonen (nono) e di Antonio Giovinazzi (decimo). Si guarda quindi all’appuntamento turco con la voglia di dar seguito a questo rendimento, ben consapevoli però che la strada verso la vera competitività è decisamente lunga e irta di ostacoli.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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