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Tennis: Alexander Zverev, le accuse di violenza domestica di Olga Sharypova e le prime conseguenze

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Chi segue con attenzione i profili Twitter dell’ATP o di Tennis Tv ha certamente notato un fatto: questa settimana, in cui è arrivato in semifinale al Masters 1000 di Parigi-Bercy (oggi giocherà contro Rafael Nadal) Alexander Zverev non è mai stato nominato. Non una volta. La ragione è presto detta: si chiama Olga Sharypova, o meglio le sue accuse di violenza domestica.

Sono di ieri le ultime novità, con un’intervista della russa ex fidanzata del tedesco realizzata da Ben Rothenberg per Racquet Magazine in cui sono stati ulteriormente rincarati i racconti già noti. Ex tennista a livello juniores, Olga Sharypova ha conosciuto Zverev a 14 anni, proprio sui campi da tennis. I primi episodi violenti, racconta, sono arrivati nel 2019 a Montecarlo, ma le crepe c’erano già state in precedenza alle Maldive. La frase che Sharypova ricorda con più amarezza è: “Non sei nessuno. Non hai guadagnato niente in vita tua. Io sono una persona di successo, io guadagno dei soldi, mentre tu non sei nessuno“.

Prosegue poi con il racconto di giorni in cui, da lontano, il tedesco finiva sistematicamente per rintracciarla, o parlarci mentre si trovava con amici, per poi andare ancora avanti con l’essere incolpata di ogni singola sconfitta del recente finalista dello US Open. Proprio quello US Open in cui, nel 2019, le cose hanno iniziato a peggiorare. Questo racconto è in verità già noto, con Zverev che avrebbe spinto Sharypova sul letto e le avrebbe messo in faccia un cuscino; andata nella reception dell’hotel, racconta di aver ricevuto l’aiuto di alcune persone nel tenere lontano Zverev, che si stava avvicinando cercandola. In seguito, e in questo caso esiste anche lo screenshot della conversazione su WhatsApp, la russa ha chiesto aiuto a un amico d’infanzia che si trovava in quel momento nel New Jersey, che però l’ha convinta a tornare dal fidanzato, che aveva nel frattempo sparso oggetti nel corridoio; mancava il passaporto, cosa che impediva a Olga di tornare in Russia.

Dopo un lavoro di riappacificazione, alla Laver Cup di Ginevra Sharypova narra di aver ricevuto anche un pugno in faccia, e di esser poi rimasta in stanza quando lui è uscito, tentando poi di porre fine alla propria vita con dell’insulina. La relazione, per quello che è noto, è terminata durante la tournée asiatica arrivata dopo l’evento di Ginevra.

Com’è noto, Zverev si è finora sempre difeso dalle accuse della sua ex fidanzata: interpellato in merito anche a Bercy, il tedesco ha spesso tagliato corto, definendo false tutte le accuse mosse contro di lui, che peraltro non è nemmeno l’unico tennista implicato in serie vicende di questo genere. Sullo sfondo, infatti, resta anche la vicenda di Nikoloz Basilashvili, il georgiano che è attualmente sotto processo a Tbilisi e deve rispondere delle accuse di violenza domestica (aggressione) mosse dalla moglie Neli, in casa dei genitori di lui e alla presenza del figlio Lukas, 5 anni.

Quel che è certo è che, allo stato attuale delle cose, se ancora non si ha notizia di alcun procedimento di qualsiasi genere sulla vicenda Zverev-Sharypova, è altrettanto chiaro che c’è chi ha già deciso di mandare un chiaro segnale, ed è l’ATP, che ha finora scelto la via del silenzio sul giocatore in attesa di ulteriori sviluppi, che in questo momento non sono chiaramente prevedibili.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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